Una docente di un liceo ha costretto gli alunni a bendarsi per non sbirciare gli appunti durante le lezioni a distanza. Le immagini
arrivano da Scafati, nel salernitano. Non è proprio l’immagine migliore della Didattica a Distanza che in alcune regioni è stata introdotta – Campania appunto, per prima, e da ieri anche in Puglia – e che se i numeri dei contagi da coronavirus dovessero continuare a salire potrebbe essere imposta in tutto il Paese. L’insegnante protagonista dell’accaduto insegna latino e greco. Coinvolte nel caso dovrebbero essere due studentesse.

La vicenda è stata raccontata da cronachedellacampania.it. L’Istituto in questione è il Liceo Renato Caccioppoli di Scafati. “Il metodo educativo della professoressa in questione non è passato inosservato e alcuni studenti hanno sottoposto la questione al preside Domenico D’Alessandro che al momento non sembra aver preso alcun provvedimento né le distanze dalla malsana metodologia della zelante professoressa”, si legge nell’articolo a firma Rosaria Federico.

Il preside, intervistato dall’Ansa, ha commentato: “Si trattava di un esempio per dimostrare ai ragazzi che non hanno bisogno di sbirciare”. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale di Verdi Francesco Emilio Borrelli: “Bendare gli studenti è sicuramente un metodo non ortodosso, per questo abbiamo scritto alla scuola per chiedere spiegazioni e capire come sia potuto accadere. Ci saranno sicuramente altri metodi per evitare che i ragazzi, durante un’interrogazione, sbricino dal libro. Abbiamo inoltre presentato un’interrogazione all’assessore regionale per la Pubblica Istruzione, Lucia Fortini, per capire come sia potuto avvenire ciò e per chiedere di verificare se questo accade anche in altri istituti”.

 

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