Il caso Josi Gerardo Della Ragione, la “Rete dei Comuni Free” è un modello da studiare

Il suo sta diventando l’esempio di un nuovo modo di fare politica. I cittadini, per il momento, sembrano promuoverlo e forse sarebbe il caso che politici più navigati iniziassero a studiarlo più nel dettaglio. Parliamo del “caso” Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli, trentacinquenne, uno degli emergenti della politica campana. Su di lui i riflettori si sono posati più volte in questi anni, per le sue iniziative in difesa dell’ambiente a partire dalle spiagge restituite ai cittadini, per le iniziative di valorizzazione del territorio, per le prese di posizione a tutela dei cittadini della “sua” Bacoli e contro abusi vari, per le minacce che gli sono state rivolte.

Nel 2015 si candidò ma la sua esperienza non durò a lungo. Poi, nel 2019, l’elezione con oltre il 62% dei voti lo consacrò saldamente alla guida della cittadina flegrea con la convinzione di poter trasformare Bacoli in una città moderna ed efficiente. Un progetto ambizioso al quale Josi Della Ragione sta lavorando raccogliendo consensi tra i suoi concittadini ma anche gettando le basi di quello che sembra essere un nuovo modo di fare politica al punto da creare una sorta di brand, un marchio. «Il modello Bacoli» lo definiscono in tanti. Di cosa si tratta? Josi Gerardo Della Ragione è nato politicamente con un movimento politico e questo movimento appare in continua espansione. È un movimento che nasce dal civismo, da un’idea di cittadinanza attiva, che partecipa e si propone. Dopo Bacoli il movimento ha “conquistato” Pozzuoli. Con FreePozzuoli il movimento ha rafforzato la propria presenza nell’area flegrea.

«Il modello Bacoli è il nostro riferimento», ha spiegato Giovanna Di Francia, referente di FreePozzuoli. «Pozzuoli possiede tutte le risorse necessarie per diventare “esempio virtuoso nazionale” – ha aggiunto –: il paesaggio, la cultura, il clima e tanta bella gente che ha voglia di donarsi, ma è sfiduciata. Bisogna costruire un progetto che parta dalla considerazione delle esigenze comuni e cioè rendere vivibile una città che al momento ha tante criticità. Senza dimenticare la questione ambientale: gli scarichi a mare, le cinque discariche di via Provinciale Pianura e tutte le problematiche legate alla Terra dei Fuochi. Questi aspetti mi hanno vista militare per circa quindici anni in altre realtà associative con manifestazioni che hanno coinvolto migliaia di cittadini».

Ovviamente ha espresso soddisfazione il primo cittadino bacolese: «È un vero orgoglio, a dodici anni dalla fondazione di Freebacoli, aver ispirato questa rete associativa e politica coinvolgendo attivisti, come Giovanna, presenti nei vari territori che avevo avuto già modo di conoscere e con cui c’è un rapporto di stima. L’idea di questa “Rete dei Comuni Free” – ha sottolineato il sindaco Josi Gerardo Della Ragioneè quella di diffondere uno spazio aperto di partecipazione e di democrazia dal basso, capace di penetrare nei territori. L’invito è aperto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi, coinvolgendo la propria comunità. Una rete associativa, sociale, politica, ambiziosa, che sia in grado di diffondere e raccontare che è possibile, concretizzabile, un modello di politica sana, fuori e dentro le istituzioni, in grado di raccogliere e mettere assieme tutte le risorse positive dei proprio territori. Un modello rivelatosi vincente per un cambiamento reale e possibile. Se si è riusciti una volta, lo si può fare sempre», ha concluso lasciando intravedere progetti sempre più ambiziosi.

Attualmente sono circa una ventina i gruppi attivi sul territorio che hanno deciso di seguire il cosiddetto «modello Bacoli», quindi di sposare il progetto politico ispirato al modello amministrativo della città flegrea. Sono tutti concentrati nei comuni dell’hinterland napoletano: Quarto, Giugliano, Casoria, Mugnano, Marano, Melito, Volla, Cercola, San Giorgio a Cremano e Torre del Greco. E inoltre, varcando i confini provinciali, il progetto ha raccolto consensi anche tra Scafati e Capua. Sta nascendo davvero una nuova politica?