Insomma, alla fine avrebbe fatto tutto Luca Palamara. Le nomine in magistratura sono regolari e trasparenti. Non ci sarebbe mai stato, dunque, nessun “favoritismo”. Chi afferma il contrario vuole solo screditare i pm. Seguendo un copione ormai consolidato, è partita ancora una volta la corsa a prendere le distanze, dai nominati durante la gestione Palamara, dall’ex zar del Csm. Gli ultimi casi in ordine di tempo riguardano Stefano Brusati, presidente del Tribunale di Piacenza, e Lucia Russo, procuratore aggiunto a Bologna. I loro nomi compaiono, insieme a quelli di altri magistrati nominati nel 2018 nel distretto di Bologna, ad iniziare da Marco Mescolini, procuratore di Reggio Emilia, in una chat che l’ex potente presidente dell’Anm intratteneva con un suo fedelissimo nella terra dei tortellini: il pm bolognese Roberto Cerioni.
La chat, pubblicata la scorsa settimana, ha scatenato un terremoto nel distretto emiliano. Il commento più duro è stato quello dell’europarlamentare pentastellata Sabrina Pignedoli: «Schifo, ribrezzo e pena, sì forse è pena che prevale per questi poveri mendicanti di incarichi».
«Non ho mai avuto il numero di telefono, né fisso né mobile, del dottor Palamara e non ho dunque intrattenuto con lui alcuna conversazione, con alcuna modalità, tanto meno per perorare la mia nomina a procuratore aggiunto di Bologna», esordisce la dottoressa Russo in una lunga lettera pubblicata ieri sul Resto del Carlino. «Nemmeno – prosegue – gli ho chiesto incontri riservati allo stesso fine». Ed infine: «Né ho mai assunto alcuna iniziativa “autopromozionale” con chicchessia, né di persona né in forma scritta o telefonica, per sollecitare l’incarico che poi mi è stato conferito».
Sulla stessa scia, sempre ieri con un’altra lettera al quotidiano bolognese, Brusati. «Non sono affatto in grado di dire se esisteva una rete di pressione per nominare le toghe e se esisteva una rete di Unicost (Palamara, Ceroni, Russo e Brusati sono tutti di Unicost, la corrente di centro della magistratura, ndr). Nulla sapevo delle chat e non ho mai chiesto a nessuno di raccomandare la mia domanda», puntualizza quindi Brusati.
Rassicurazioni molto poco convincenti a meno che Palamara ed il fido Ceroni non abbiano agito all’insaputa dei diretti interessati. Un po’ come quando Claudio Scajola si ritrovò proprietario di un appartamento senza sapere chi fosse stato il compratore.
Questa la chat.
Il 27 gennaio del 2018 Ceroni scrive: «Luca, mi raccomando. Area (la corrente di sinistra delle toghe, ndr) sta facendo man bassa nel distretto a nostro discapito. Di tutto quello che è stato bandito negli ultimi mesi abbiamo chiesto solo mirati posti e sinora solo uno ne abbiamo ottenuto». «Per Bologna a questo punto mi raccomando Russo (Proc Parma), Brusati (Pres Piacenza) e Corinaldesi (Pres Sez Rimini). Grazie per tutto», gli ricorda il 31 gennaio. Passa qualche giorno e di nuovo: «Grandissimo Luca, abbiamo per caso novità sui nostri Presidente Piacenza (Brusati), Procuratore Parma (Russo) e Presidente Sezione Rimini (Corinaldesi)? Il Distretto freme…».
E ancora il 6 marzo: «Luca, ci sono novità su Presidente Piacenza (Brusati), Procuratore Parma (Russo) e Presidente Sezione Rimini (Corinaldesi)?» Palamara risponde: «Questa settimana bianca (settimana di riposo mensile al Csm, ndr), la prossima spero di sbloccare».
Ed infatti il 15 marzo Palamara avvisa Ceroni: «Brusati unanime!!!!».
Il 20 marzo Ceroni torna alla carica: «Luca avrei urgente bisogno di parlarti per la questione Procura Reggio e Procura Parma. Riusciamo a sentirci? Scusa e grazie».
Ad aprile tutto tace. Ceroni torna a farsi sentire il 7 maggio: «Luca su Mescolini e la terna (Proc. RE, Proc. PR e Agg. BO) abbiamo novità?».
Palamara: «Spero questa sia la settimana giusta».
Ancora Ceroni il 14 maggio: «Luca novità sui tre posti (Proc. RE, Proc. PR e Agg. BO)? Sia la Russo che Mescolini attendono nostre notizie. Ci siamo spesi molto. Mi raccomando». Per poi precisare con tono da ultima spiaggia: «Si tratta di posti sui quali mi si chiede costantemente aggiornamento e che per noi rivestono importanza assoluta».
«Carissimo Roberto tutto sotto controllo», lo tranquillizza Palamara, aggiungendo: «Penso tutto si sbloccherà fine maggio prima settimana di giugno. Marco lo sto blindando per Reggio Emilia, stesso discorso per la Russo che ha problemi su Parma ma non ha problemi su Bologna».
Ceroni comunque è un mastino e non molla. Il 7 giugno: «Ora mi raccomando Russo (Aggiunto BO)».
Palamara, sicuro che tutto andrà per il meglio, si porta avanti: «Fatte queste però voglio festa per me!!!».
Ed infatti, passa qualche giorno, e anche la dottoressa Russo, dopo Brusati, verrà nominata nel posto desiderato. Senza aver mai saputo che Ceroni aveva perorato per mesi, fino allo sfinimento, la sua nomina con Palamara.
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