A quattro anni dalla pandemia Covid, dalla Cina potrebbe arrivare un nuovo allarme sanitario. In diverse metropoli è infatti scattata l’emergenza sanitaria per una misteriosa polmonite che sta colpendo i bambini con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha chiesto alle autorità di Pechino maggiori informazioni sui “cluster di polmoniti non diagnosticate” che si sarebbero diffusi tra i bambini soprattutto nel nord del Paese.

I media indipendenti riferiscono che gli ospedali pediatrici in alcune parti del paese sono presi d’assalto dai bambini malati. Le autorità cinesi hanno attribuito un picco di malattie simil-influenzali alla revoca delle misure Covid. Lo stesso infatti è accaduto in Europa e in Usa lo scorso inverno, con un’epidemia di casi di virus respiratorio sinciziale nei bambini e una stagione influenzale 2022-2023 più pesante rispetto a quelle passate. In una nota l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite spiega di volere maggiori informazioni sulle segnalazioni dei media e di ProMed – un sistema globale di sorveglianza delle epidemie – sui “cluster di polmoniti non diagnosticate nei bambini nel nord della Cina”. Oms che ha invitato la Cina a prendere precauzioni come vaccinarsi, indossare mascherine e lavarsi le mani.

La scorsa settimana la Commissione sanitaria cinese ha confermato che si è verificato un aumento di diverse malattie respiratorie in tutto il paese, in particolare influenza, Covid, micoplasma pneumoniae (una comune infezione batterica che colpisce i bambini più piccoli) e virus respiratorio sinciziale (RSV). I media asiatici parlano soprattutto di Pechino e Liaoning come metropoli più colpite da questa epidemia di polmonite che avrebbe come sintomi la febbre alta e noduli polmonari.

Il primo ‘alert’ sul cluster di polmoniti è arrivato da ProMed, un sistema di sorveglianza accessibile al pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animali in tutto il mondo, che ha emesso una notifica parlando di “polmonite non diagnosticata” nei bambini, con febbre alta e tracce nei polmoni, ma senza tosse. A fine 2019 era stato proprio ProMed a lanciare il primo allarme su un virus respiratorio sconosciuto, poi ribattezzato Sars-CoV-2.

L’allarme è stato lanciato anche da Eric Feigl-Ding, noto epidemiologo che su ‘X’ ha seguito la pandemia. Diversi i post e i video pubblicati che raccontano la situazione. Una prima ipotesi – secondo l’epidemiologo statunitense – è che questi casi siano riconducibili al “Mycoplasma pneumoniae”, un batterio responsabile di patologie che interessano soprattutto l’apparato respiratorio. Potrebbe trattarsi di “‘polmonite ambulante’, che secondo alcuni fonti sarebbe in aumento in CINA”, scrive Feigl-Ding che pubblicata foto di bambini con mascherine e flebo, ricoverati in ospedale mentre fanno i compiti per la scuola.

 

Redazione

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