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Vita lenta e servizi e la Valle d’Aosta fa il boom di nascite. Parola della Consigliera di Parità Katya Foletto

Avvocato, Giornalista Pubblicista e Presidente "Consiglio per la Parità di Genere"
Vita lenta e servizi e la Valle d’Aosta fa il boom di nascite. Parola della Consigliera di Parità Katya Foletto
  1. Secondo i dati Istat (gennaio-luglio 2025), la Valle d’Aosta è l’unica Regione a registrare un aumento percentuale delle nascite rispetto all’anno precedente (+5,5%) in controtendenza con un un’Italia con un calo del 6,3%. Come se lo spiega?

L’aumento delle nascite in Valle d’Aosta è un fenomeno positivo che merita di essere approfondito sottolineando fin da subito che, sui nostri piccoli numeri, anche variazioni minime incidono fortemente in termini statistici. Credo che in ogni caso si possa attribuire il  risultato ad una combinazione di fattori : la  qualità della vita molto apprezzata in genere dalle famiglie con figli piccoli o adolescenti, il senso di una maggiore sicurezza rispetto alle grandi città, alcune  politiche locali mirate (che offrono sostegni concreti alle famiglie come contributo affitto, mutuo prima casa agevolato), servizi per l’infanzia di qualità, istruzione primaria gratuita (i libri sono a carico del sistema scolastico regionale) e una maggiore attenzione al tema della conciliazione “casa-lavoro” e al supporto alla genitorialità. Il mio ufficio ha svolto un’azione a tappeto con i datori di lavoro pubblici e privati per promuovere l’idea che oggi la conciliazione non sia un problema ma una necessità per attrarre personale, soprattutto nel settore dei servizi e in quello turistico alberghiero, in forte crisi per carenza di lavoratori e lavoratrici.

  1. Si è ipotizzato che la vita in montagna sia più lenta e a dimensione di famiglia rispetto alle grandi città. Sei d’accordo?

Sì: la vita in montagna offre un ritmo di vita più rilassato e un contatto diretto con la natura, aspetti ideali per le famiglie che cercano un equilibrio tra vita lavorativa e familiare. Questa dimensione a misura d’uomo permette ai genitori di trascorrere più tempo con i loro figli e di dedicarsi a una vita più comunitaria e collaborativa. Nelle grandi città, spesso questi aspetti possono risultare più difficili da realizzare a causa del ritmo frenetico e delle distanze. La vita in montagna, invece, offre un contesto in cui le famiglie possono godere di un’interazione più autentica e profonda con l’ambiente e con la comunità circostante. Abbiamo assistito addirittura al trasferimento di alcuni residenti in altri territori ove però, se genitori, continuavano a vivere in Valle d’Aosta per crescere i figli.

  1. La Valle d’Aosta è una Regione a statuto speciale: come usa la sua specialità per incrementare la natalità?

La nostra autonomia ci consente in parte di modellare le politiche e i programmi in base alle esigenze specifiche della nostra comunità. Abbiamo investito significativamente in servizi per l’infanzia, come asili nido e scuole a tempo pieno, che sono fondamentali per supportare le famiglie. Inoltre, avremmo la possibilità di implementare incentivi fiscali e programmi di sostegno per i nuovi genitori, rendendo la nostra regione un luogo più accogliente per crescere una famiglia.

Questo ci permetterebbe, se sfruttato al meglio e pensato in ottica di attrattività del territorio, di offrire un supporto concreto e mirato alle famiglie, contribuendo così a incrementare la natalità che oggi è comunque ai minimi storici. Negli ultimi anni stiamo assistendo infatti ad una forte migrazione di personale locale verso la Francia e la Svizzera dove le retribuzioni sono maggiori e il lavoro transfrontaliero è molto richiesto. Certamente accordi in questo senso possono essere utili così come l’aumento delle retribuzioni e il miglioramento delle condizioni di lavoro in particolare nel settore pubblico e nei servizi.

  1. Da un rapido check: quanti abitanti fa Aosta? Quanti bambini? Quanti asili? 

Attualmente, Aosta ha una popolazione di circa 34.000 abitanti. Tra questi, ci sono circa 3.000 bambini in età scolare. La città dispone di diversi asili nido e scuole dell’infanzia, che  offrono il tempo pieno con un progetto educativo e didattico. Inoltre, abbiamo diverse scuole primarie e secondarie che propongono attività extracurriculari, fornendo un ulteriore supporto alle famiglie e contribuendo alla crescita educativa e sociale dei bambini. Nella fascia 0-3 anni è tuttavia da segnalare come la sola offerta di asili nido con funzionamento tradizionale non sia sufficiente a rispondere alle necessità dei genitori lavoratori che sovente non possiedono patenti di supporto in quanto stranieri o prevenienti da altre regioni d’Italia.

 

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