Vi sto solo visitando“. Così giustificava palpeggiamenti al seno, all’inguine e ad altre zone intime delle pazienti e lo “strusciamento” dei propri genitali contro alcune parti del corpo delle donne che andavano in visita nell’ambulatorio Asl di Pompei. Protagonista un cardiologo denunciato da una paziente che ha dato il via alle indagini coordinate dalla procura di Torre Annunziata (Napoli), guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, e culminate nelle scorse ore con un provvedimento emesso dal gip del tribunale oplontino.

Un’ordinanza applicativa della misura interdittiva della professione medica nei confronti del professionista, indagato per violenza sessuale continuata, per la durata di un anno, con lo stop alle visite di pazienti donne, in presenza delle stesse. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Pompei, sono partite dopo la denuncia di una paziente del cardiologo che riferiva di aver subito molestie e palpeggiamenti durante una visita medica effettuata in una struttura pubblica. Sarebbero almeno sette gli episodi di abusi all’interno dell’ambulatorio Asl del comune vesuviano.

È emerso che alcune delle vittime, preoccupate per la visita medica in atto e fiduciose nella professionalità del sanitario, non si fossero nemmeno rese conto dei palpeggiamenti del medico, che aveva agito, come risulta dall’ordinanza applicativa della misura interdittiva, “sfruttando la posizione di inferiorità psicologica delle vittime“.

Anche una consulenza tecnica, disposta per verificare la correttezza professionale e deontologica e la pertinenza diagnostica delle manovre praticate dall’indagato, ha escluso che i comportamenti del medico rientrassero tra le ordinarie prassi diagnostiche. La Procura aveva richiesto l’applicazione di una misura coercitiva, ma il Giudice per le indagini preliminari ha emesso l’ordinanza interdittiva della professione sanitaria, nella quale si parla di “fatti seriali commessi con spregiudicatezza e abilità“. Per il gip, l’indagato “considera le sue pazienti come una sorta di personale riserva di caccia sulla quale dar sfogo alle sue pulsioni sessuali”.

Redazione

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