Un forte sollecito per lo slancio ai negoziati e per raggiungere il cessate il fuoco e la fine della guerra. Papa Leone XIV ha parlato questa mattina al telefono con Benjamin Netanyahu: una chiamata effettuata nella residenza di Castel Gandolfo, di cui dà conto la sala stampa vaticana. Un conflitto – precisa la voce della Chiesa – il cui prezzo straziante è pagato in modo particolare da bambini, anziani, persone malate. Il Papa ha espresso al premier “la sua preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria della popolazione a Gaza” ribadendo “l’urgenza di proteggere i luoghi di culto e soprattutto i fedeli e tutte le persone in Palestina ed Israele”.

L’attacco di ieri a Gaza

Il riferimento è certamente all’attacco che ieri ha colpito la Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, l’unica cattolica della Striscia, che ha causato 3 morti e 11 feriti tra cui il parroco, don Gabriel Romanelli, e a seguito del quale il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, insieme a Teofilo III, Patriarca Greco-Ortodosso di Gerusalemme, è entrato questa mattina nella Striscia come parte di una delegazione ecclesiastica e con centinaia di tonnellate di aiuti umanitari, esprimendo la comune sollecitudine pastorale delle Chiese di Terra Santa e la loro preoccupazione per la comunità palestinese.

Papa Leone XIV e la chiamata a Pizzaballa

Ed è proprio al cardinale Pizzaballa che Leone XIV ha riservato la prima chiamata della giornata. Il Papa ha espresso il suo sostegno e il suo affetto a tutta la comunità raccolta attorno alla Parrocchia e a quanti soffrono per la violenza, ribadendo la sua intenzione di fare tutto il possibile perché si fermi l’inutile strage di innocenti.  Nel frattempo il ministro degli esteri Antonio Tajani specifica la presenza di 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile, confermando la vicinanza della Farnesina con il cardinale Pizzaballa e la richiesta ad Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione.

Bibi invita Papa in Israele

Durante la telefonata di questa mattina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato Papa Leone XIV in Israele. Netanyahu ha detto al Papa che sta lavorando per il rapido rilascio degli ostaggi e che “i negoziati stanno procedendo. Siamo vicini a un accordo”.

Lo stesso Netanyahu, ieri sera attraverso il suo ufficio, ha diffuso un comunicato in cui ha espresso il proprio rammarico per la morte di tre civili nell’unica Chiesa cattolica di Gaza in un attacco dell’Idf, rispondendo a una richiesta del presidente americano Donald Trump, che aveva telefonato al premier israeliano in merito all’incidente. “Israele esprime profondo rammarico per il fatto che delle munizioni vaganti abbiano colpito la Chiesa della Sacra Famiglia di Gaza”, ha dichiarato l’ufficio del premier. “Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli”, ha aggiunto. Il comunicato, che non è stato diramato a nome di Netanyahu, ha espresso anche gratitudine a Papa Leone XIV per le sue “parole di conforto”.

Redazione

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