Playboy ha interrotto ogni rapporto lavorativo con l’ex pornostar Mia Khalifa. La decisione arriva dopo i post social della ragazza libanese naturalizzata statunitense a sostegno dell’attacco di Hamas a Israele. “Mia ha fatto commenti disgustosi e riprovevoli, celebrando gli attacchi di Hamas contro Israele – ha fatto sapere la testata -,  l’assassinio di uomini, donne e bambini innocenti. Incoraggiamo la libertà di espressione e il dibattito politico costruttivo, ma abbiamo una politica di tolleranza zero per l’incitamento all’odio. Ci aspettiamo che Mia capisca che le sue parole e le sue azioni hanno delle conseguenze”.


L’ex pornostar aveva sostenuto con enfasi gli attentati e i rapimenti di Hamas, incitando gli aggressori a riprendere le scene di distruzione in formato orizzontale per poter osservare meglio il tutto. Non solo. Ha anche condiviso un’immagine dei terroristi che viaggiano nel retro di un camioncino definendola un “dipinto rinascimentale” e aggiungendo: “Voglio solo assicurarmi che ci siano filmati in 4K della mia gente che abbatte i muri della prigione a cielo aperto in cui sono stati costretti a lasciare le loro case, così avremo buone opzioni per i libri di storia che scrivono su come si sono liberati da apartheid”. La trentenne ha voluto precisare anche che le sue affermazioni non stanno “incitando in alcun modo la diffusione della violenza” essendosi riferita specificatamente ai “combattenti per la libertà perché questo è ciò che i cittadini palestinesi fanno… lottare per la libertà ogni giorno”.

La ragazza era già finita nel ciclone nel 2015, dopo aver recitato in un film hard vestita soltanto con l’hijab. Khalifa era stata minacciata di morte da alcuni connazionali conservatori.

Redazione

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