Meritare l'Europa: le voci degli studenti sui temi d'attualità
Scuola: Dobbiamo ridare dignità a insegnanti e studenti
Costruire una scuola migliore, per il futuro dei nostri studenti: l’appello di una giovanissima studentessa che, un domani, sogna di poter insegnare.
Maestro, da magis. Ministro, da minus, ci ha detto scherzando Matteo Renzi alla Scuola di formazione politica. Sottolineando che il lavoro di insegnante è uno dei lavori più importanti nel mondo. Studio Ingegneria, e mi sono trovata personalmente interessata riguardo all’abilitazione all’insegnamento: di fronte alle continue richieste che mi arrivano per insegnare matematica, desideravo che la mia università potesse provare a dare una risposta a questa esigenza del mondo della scuola e, quindi, dello studente. Sottolineo: dello studente. Perché a volte nel dibattito politico ci scordiamo che la scuola è fatta per gli studenti, che sono loro al centro, con la loro crescita professionale e personale.
La mia università si è trovata in difficoltà a rispondere alle nuove modifiche sull’accesso all’insegnamento, che richiedono l’implementazione di un ulteriore anno di formazione oltre alla laurea magistrale, che non fa altro che inserire un anno di ritardo e di spesa per chi vuole diventare insegnante. Sarà in grado anche di donare all’Italia un corpo docente migliore? Se sì, a quali spese per il giovane aspirante insegnante?
Le regole di accesso cambiano continuamente, a seconda del Governo in carica, non c’è chiarezza, e non c’è ascolto. Non c’è il coraggio necessario per riformare il mondo della scuola e dare all’insegnante la dignità che questo mestiere richiede, e di cui gli studenti e le famiglie hanno bisogno.
Negli ultimi decenni l’età media degli insegnanti immessi in ruolo è stata sopra i 40 anni. La remunerazione: bassa. Chiaramente l’insegnante non fa tale lavoro per lo stipendio che riceve: l’insegnamento è una vocazione. Ma dobbiamo dargli la giusta dignità. Dobbiamo farlo per gli insegnanti ma, soprattutto, dobbiamo farlo per gli studenti. E per il nostro Paese. Chiedo, e spero, che in futuro tutte le forze politiche possano collaborare e mettersi in ascolto, andando oltre le ideologie per costruire una scuola migliore per i nostri studenti.
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