Addio ad Alvaro Vitali, attore e comico italiano morto all’età di 75 anni in ospedale a Roma, dove era ricoverato da alcune settimane a causa di una broncopolmonite recidiva. Vitali, nato proprio nella capitale il 3 febbraio del 1950, era amatissimo soprattutto per il personaggio di “Pierino” interpretato in diversi film (tra gli anni Settanta ed Ottanta) legati alla commedia sexy italiana, insieme ad attori come Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani.
Poi l’oblio e alcuni tentativi di ritornare in sala con film di poco successo oltre all’esperienza a Striscia la notizia nei panni di Jean Todt, allora direttore della Scuderia Ferrari, e di altri personaggi. Una situazione, aggravatasi dagli anni 2000 in poi, che ha portato l’attore a soffrire di depressione. Vitali soffriva l’essere stato dimenticato dal cinema italiano e aveva denunciato i circa 1300 euro di pensione che percepiva nonostante i suoi 150 film, a causa dei contributi spesso versati in modo irregolare dalle produzioni. Nel corso della sua carriera da attore aveva guadagnato anche cifre ingenti poi gestite male nel corso degli anni.
Divorziato con un figlio, nel 1998 ha conosciuto la cantautrice Stefania Corona, con la quale si è sposato nel 2006 e dalla quale si è poi separato nel 2025 per scelta della moglie, con cui negli ultimi anni ha fatto piccoli spettacoli di cabaret a teatro per mantenersi.
Scoperto da Federico Fellini durante un provino, esordì nel 1969 con una piccola parte in Fellini Satyricon. Poi prese parte a I clowns (1971) e a Roma (1972), nel quale interpreta un ballerino di tip-tap d’avanspettacolo, lo stesso ruolo che ebbe l’anno dopo in Polvere di stelle, diretto e interpretato da Alberto Sordi, affiancato anche da Monica Vitti) e in Amarcord (1973), con Ciccio Ingrassia.
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