Agguato a Scampia, casa di anziana ammalata occupata da donne e uomini. Botte e minacce: “Mi faccio altri 30 anni di carcere”

Assalto camorristico a Scampia, periferia nord di Napoli, per occupare una casa e cacciare gli inquilini legittimi, a partire da una donna di 74 anni gravemente ammalata che vive con la nipote 37enne. E’ quanto andato in scena nella serata di sabato 12 luglio dopo un commando composto da ben cinque uomini e tre donne ha fatto irruzione nell’abitazione presente in via del Gran Paradiso, al civico 89, iniziando ad aggredire le persone presenti all’interno, tra cui i due fratelli dell’anziana malata, uno di questi, Domenico Lopresto, segretario dell’Unione inquilini della città, ha denunciato sia ai carabinieri che sui social quanto accaduto.

Casa occupata a Scampia, blitz con flex

“Tre donne e cinque uomini di camorra, con un flex, hanno tagliato la serratura della porta di casa occupandola con violenza” racconta Lopresto. Sul posto sono intervenuti in serata i carabinieri del nucleo Radiomobile che hanno confermato quanto denunciato: alcuni residenti avrebbero scoperto l’occupazione abusiva dell’appartamento a loro assegnato al civico 89.

Sarebbe nata una discussione e gli occupanti abusivi, supportati da persone ancora sconosciute, avrebbero aggredito i reali beneficiari dell’alloggio. Con l’arrivo dei carabinieri, gli occupanti abusivi si sarebbero allontanati e sono al momento ricercati.

“Aggrediti con bastoni e spranghe, sono tutto scassato”

Lopresto racconta di aver ricevuto una telefonata dai familiari poco dopo la scoperta dell’appartamento occupato: “Mi chiamano, corro io e mio fratello, ci aggrediscono con bastoni e spranghe, resistiamo, abbiamo chiamato per un’ora carabinieri e polizia, stavano giù a minacciare, hanno aggredito mia sorella infatuata e con quattro by pass. Mio fratello è al pronto soccorso del Cardarelli per rischio infarto, mia nipote è al CTO ed io, tutto scassato, sono a casa di mia sorella a resistere”.

La minaccia: “Mi faccio altri 30 anni di carcere”

Lopresto definisce l’accaduto un vero e proprio “agguato camorristico”, riportando anche le minacce ricevute dopo aver subito “mazzate bestiali”. “Ti vengo a prendere a Mianella e ti devo fare pezzo a pezzo” avrebbe riferito un uomo. Una donna ha poi minacciato la sorella malata, dopo averla presa a schiaffi: “Mi sono fatta 30 anni di carcere, me ne vado a dare altri 30 su di te”.