Grande festa lo scorso giovedì all’ospedale Molinette di Torino. Una giovane alla 35esima settimana di gravidanza ha dovuto affrontare una doppia operazione molto complicata. Infatti la donna ha dovuto subire un parto cesareo d’urgenza a causa dell’obbligata rimozione di un tumore benigno al cervello che in pochi giorni rischiava di provocarle la cecità.
La futura neomamma era già stata ricoverata da qualche giorno in osservazione presso l’ospedale Sant’Anna poiché stava accusando un repentino calo della vista. Dopo alcuni esami di controllo, seguiti da diverse radiografie, i medici le hanno diagnosticato un adenoma ipofisario sanguinante che le stava comprimendo i nervi ottici.
Così il dottor Francesco Zenga, neurochirurgo responsabile della neocostituita struttura chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretta dal dottor Vincenzo Villari) e la professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo), hanno optato per il trasferimento immediato della paziente nell’ospedale Molinette per procedere urgentemente prima con il parto cesareo e poi con la rimozione del tumore.
Appena il parto è stato concluso la dottoressa anestetista Eliana Tinetti della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna) ha proseguito la sedazione della paziente e l’ha preparata ad affrontare il secondo intervento d’urgenza ovvero quello per la rimozione del tumore. L’intervento neurochirurgico è stato effettuato con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, che ha permesso ai dottori di rimuovere completamente il tumore. La neomamma dopo neppure 48 ore è stata ritrasferita all’ospedale Sant’Anna dove ha avuto la possibilità di incontrare e vedere per la prima volta la sua piccola neonata, di nome Beatrice. La piccola, di 2,185 kg, subito dopo il parto è stata affidata al dottor Mauro Vivalda della terapia intensiva neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), e gode di ottima salute nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui è stata sottoposta la giovane mamma per affrontare i delicati interventi.
Solo grazie alla sinergia dei dottori, degli specializzandi e delle ostetriche, presenti nella sala operatoria che i due interventi si sono conclusi con il lieto fine che tutti quanti si auguravano: la neo mamma e la neonata Beatrice si sono salvate.
