Alba Dorata è un’organizzazione criminale: il partito neonazista greco condannato dai giudici di Atene

Una sentenza ‘storica’ dalla Grecia. I giudici del tribunale di Atene hanno dichiarato il partito di estrema destra Alba dorata colpevole di aver agito come organizzazione criminale.

I giudici hanno dichiarato sette ex parlamentari del partito, incluso il leader del movimento Nikos Michaloliakos, colpevoli di aver guidato una organizzazione criminale. Gli altri deputati sono stati giudicati colpevoli di avervi partecipato. Le indagini avevano indicato che il partito agiva come gruppo paramilitare, con ordini pronunciati dalla leadership del partito e diretti a organizzazioni di quartiere e gruppi d’assalto che attaccavano i migranti, spesso causando loro gravi ferite. Nel corso del processo, la procura aveva chiesto il proscioglimento di molti membri del partito per l’accusa di organizzazione criminale, sostenendo la mancanza di prove.

Giorgos Roupakias, membro del partito, è stato dichiarato colpevole dell’omicidio del rapper Pavlos Fyssas nel 2013. La lettura della sentenza è stata accolta da applausi nell’aula del tribunale e tra la folla all’esterno. Roupakias è stato accusato di aver accoltellato a morte Fysass. Solo 11 dei 68 imputati si sono presentati in aula per il verdetto, i restanti sono stati rappresentati dai loro legali. Nessuno degli ex deputati del partito d’ispirazione neonazista era presente.

All’esterno circa 15mila persone si sono radunate nella manifestazione antifascista, con striscioni con scritte come ‘Fyssas vive, schiacciamo i nazisti’. Tra gli slogan, “vogliamo i nazisti in galera”. Alte le misure di sicurezza, con 2mila poliziotti, elicotteri e droni per il processo in corso da cinque anni contro il partito che nel corso della crisi economica greca è diventato terza forza in Parlamento.