Un libro di 240 pagine che non vuole essere una controinchiesta, ma una storia “di cadute e di redenzioni, di rinunce e di rinascite”. Così Alex Schwazer descrive la sua autobiografia ‘Dopo il traguardo‘, edito da Feltrinelli, dove il 36enne racconta dei suoi successi e dei suoi anni più bui.
I primi sono quelli della vittoria olimpica nella 50 km di marcia a Pechino 2008, i secondi sono la caduta nel vortice del doping, la squalifica, il tentativo di tornare al professionismo e lo scontro con le autorità internazionale che non gli hanno permesso di gareggiare ai Giochi olimpici di Tokyo.
Nel libro Alex, chiusa definitivamente l’esperienza con lo sport, racconta così l’esperienza col doping: “Ero un tossico, andavo in Turchia per doparmi. Innsbruck-Vienna, Vienna-Antalya. A Carolina Kostner e ai miei genitori ho detto che sarei andato a Roma, alla Fidal”, si legge negli stralci dell’autobiografia.
“Ho tenuto il cellulare acceso anche di notte, per evitare che partisse il messaggio della compagnia telefonica turca. Ragionavo già da tossico. O meglio, sragionavo. Ed ero pronto a mentire, perché doparsi vuol dire anche mentire”, scrive ancora l’ex campione olimpico di marcia.
Un libro, spiega Schwazer, che non è “la confessione di un diavolo e neppure l’apologia di un angelo. Chi vuole leggere la biografia di un uomo senza peccati ne deve scegliere un’altra, non la mia”.
Tra le pagine dell’autobiografia, anticipate dal Corriere della Sera, c’è spazio anche per la relazione con la ex storica, la pattinatrice Carolina Kostner, con cui è stato legato dal 2007 al 2012. “Mi ha mandato un messaggio per invitarmi a una festa a Ortisei, per l’argento di Göteborg: il suo primo, vero, grande successo. Ancora non ci conoscevamo. Le ho risposto che dovevo allenarmi e, per non fare brutta figura, mi sono offerto di andare a trovarla a Torino. (…) Dopo una pizza e due bottiglie bevute quasi da solo, le ho rovesciato il drink addosso. (…) Abbiamo fatto le cinque del mattino. Eravamo in sintonia. La mia solitudine era molto simile alla sua”.
Nel 2016 quindi inizia a frequentare Kathrin Freund, poi diventata sua moglie nel settembre 2019 e con cui ha due figli, un maschio e una femmina: “La conosco da una vita, Kathi. Ho sempre pensato che fosse la ragazza più bella di Vipiteno. Più di una volta avevo fatto il primo passo, senza fortuna. Mi parlava per pochi minuti, poi spariva e non si faceva più vedere per il resto della serata”.
