Dopo le elezioni in Alto Adige di domenica scorsa, tornano a farsi sentire i secessionisti. Il leader della Suedtiroler Freiheit, Sven Knoll, forte del 10,9% ottenuto alle provinciali – quasi il doppio rispetto a cinque anni fa – ha alzato il tiro in un’intervista: “La separazione del Sudtirolo dall’Italia è ancora fattibile e non è una scelta contro gli italiani che vivono in questa terra ma culturale e storica”.
Il movimento popolare secessionista di destra avrà quattro esponenti in consiglio provinciale, numeri mai avuti in passato. Per il 43enne Knoll, nato a Bolzano, i voti “sono arrivati anche da persone di madrelingua italiana”. A rincarare la dose è stata anche Eva Klotz, la fondatrice di Suedtiroler Freiheit e figlia dell’attivista Georg: “Ora ci sia l’autodeterminazione del Sudtirolo, è il momento di dire basta che la nostra terra venga dominata da Roma, Milano o Bruxelles. Le utopie di oggi sono le realtà di domani: noi non lasceremo perdere il nostro ideale dell’autodeterminazione”.
Anche lei in una intervista si è detta molto “felice per il risultato ottenuto”. “Noi siamo tirolesi, abbiamo la nostra cultura, la nostra lingua, la toponomastica, dobbiamo lavorare per salvare il nostro paradiso, dobbiamo salvaguardare e tutelare la nostra Heimat”. Heimat vuol dire ‘patria’, giusto per capire.
