Arkansas, anno 2021: vietato l’aborto anche in caso di stupro o incesto

Ancora una volta gli Stati Uniti d’America si trovano divisi in due fazioni diverse. L’ultimo caso politico riguarda l’approvazione dello scorso martedì della legge che vieta l’aborto anche in caso di stupro o incesto. La norma è entrata in vigore in Arkansas.

Asa Hutchinson, il governatore dell’Arkansas, profondamente cristiano dice che l’unica eccezione sarà fatta solo nel caso in cui la mamma si trova in un’emergenza medica e l’unica via d’uscita per salvarle la vita è appunto l’aborto. Senza troppi scrupoli Hutchinson ha detto in una dichiarazione ufficiale: “Lo scopo di questa legge è preparare il terreno affinché la Corte Suprema ribalti l’attuale giurisprudenza”. Ad oggi, l’Arkansas ha alcune delle misure di aborto più severe negli Stati Uniti e due anni fa lo stesso governatore ha firmato una misura che vieterebbe la procedura se la decisione fosse annullata. Un’altra misura firmata da Hutchinson nel 2019, sospesa a causa di una sfida legale, è il divieto di aborti dopo 18 settimane di gravidanza.

Come già spiegato precedentemente, la misura radicale è la speranza dei sostenitori che sperano costringerà la Corte Suprema degli Stati Uniti a rivedere legge Roe v Wade del 1973 che legalizzò l’interruzione della gravidanza in tutto il paese.

Il senatore repubblicano Jason Repert, colui che ha promosso il disegno di legge dice: “Dobbiamo abolire l’aborto in questa nazione proprio come abbiamo abolito la schiavitù nel 19esimo secolo, tutte le vite contano”.

L’American Civil Liberties Union (ACLU) dell’Arkansas, è il gruppo oppositore che definisce questa possibile legge “crudele e incostituzionale” e Holly Dickson, direttore esecutivo dell’ACLU ha giurato di bloccare la domanda prima che abbia effetto entro la fine dell’anno: “Governatore Hutchinson: ci vediamo in tribunale“.