Assunta sconfigge il tumore al pancreas e vince i campionati di pesi su panca: “La mia è la gara più importante”

Quella di Assunta Balido è una storia di grande forza e coraggio. Atleta, campionessa del sollevamento pesi, aveva scoperto di avere un terribile tumore al pancreas. Ma ha lottato con tenacia contro quel male ed è riuscita a sconfiggerlo. E con la stessa forza ha vinto i campionati regionali assoluti di “Distensione su panca”, sollevando ben 57 Kg, misura che probabilmente le consentirà di accedere ai prossimi campionati nazionali FIPE (Federazione Italiana Pesistica) che si terranno a ottobre.

Una storia di eccellenza in sanità, coronata da una grande prestazione sportiva. Assunta dopo aver scoperto quel tumore particolarmente insidioso, si è affidata alle cure del Policlinico Federico II. L’atleta campana, infatti, era stata sottoposta a febbraio 2020 ad un delicato intervento oncologico di resezione del pancreas con una tecnica robotica presso la Chirurgia Epato-Biliopancreatica, Mininvasiva e Robotica, diretta dal Professor Roberto Troisi.

Poi si è sottoposta a cicli di terapia per sei mesi, seguita nel reparto di Oncologia diretto dal Professor Roberto Bianco. Una combinazione di terapie chirurgiche ed oncologiche che consentono ad Assunta di essere libera dalla malattia. Ci ha creduto e ce l’ha fatta come solo una grande campionessa sa fare. E ancora una volta la combinazione di varie specializzazioni, quella unione sanitaria che fa la forza,ha consentito ad Assunta di guarire.

“Una storia di grande forza e di coraggio che si unisce in modo indistricabile alle professionalità presenti nella nostra Azienda ospedaliera universitaria – ha detto il direttore generale Anna Iervolino -. Un policlinico capace di coniugare assistenza sanitaria di altissimo livello alla ricerca medica e alla formazione. Porre il paziente al centro dei PDTA e sfruttare le più avanzate tecnologie in campo medico significa dare speranza a chi è chiamato ad affrontare patologie spesso molto serie, evitando di costringere intere famiglie a viaggi estenuanti verso altre regioni”.

I trattamenti multidisciplinari delle malattie tumorali sono indispensabili, perché sono l’unico modo di poter affrontare le varie problematiche da tutti i punti di vista e mettendo il paziente al centro dell’attenzione. “Il chirurgo – spiega il professor Troisiha come missione quella di rendere operabili il maggior numero di pazienti, sperando nel controllo della crescita della patologia tumorale prima della chirurgia e prefiggendosi lo scopo di migliorare la sua sopravvivenza, prevenendo allo stesso tempo le possibilità di recidiva. Tutto questo è impossibile senza una visione globale, imprescindibile dalle varie specialità mediche coinvolte nel trattamento di patologie spesso estremamente complesse. Tutti i pazienti che soffrono di patologie tumorali a carico del pancreas, del fegato e delle vie biliari seguiti nella nostra Unità Operativa Complessa – prosegue – sono discussi settimanalmente dal team oncologico multidisciplinare e interaziendale della Federico II. Inoltre, l’approccio mininvasivo robotico permette di aumentare la qualità del gesto chirurgico e, allo stesso modo, di abbreviare i tempi di attesa per il completamento delle chemioterapie a tutto vantaggio del paziente e delle strategie antitumorali applicate”.

Assunta, nonostante tutte le difficoltà, ha continuato a lottare contro la malattia con lo stesso spirito sportivo con cui ha sempre gareggiato e spesso vinto nella vita. Il suo curriculum sportivo è impressionante: ha vinto in passato Campionati Nazionali di Powerlifting, di Sviluppo Muscolare, di Duathlon, di Braccio di Ferro, di Distensione su Panca, di Bench Press oltre che essere stata vice campionessa a Miss Universo dell’International Bodybuilding & Fitness Association (IBFA): “Ringrazio tutti i chirurghi medici ed infermieri della Federico II per la loro professionalità e umanità – dice commossa Assunta -. Il vero campione non è colui che gareggia e sa di vincere, ma è colui che sa di poter perdere“. Oggi Assunta sta vincendo la sua gara più importante.