Tre morti e altri tre feriti in gravi condizioni. Il numero dei decessi dell’attentato di Manchester, avvenuto questa mattina all’esterno di una Sinagoga proprio mentre un ampio numero di fedeli stava pregando all’interno, comprende anche il copro dell’aggressore: un uomo armato di coltello piombato con un’auto sui pedoni in Middleton Road, a Crumpsall, vicino alla sinagoga di Heaton Park nel giorno dello Yom Kippur, la più solenne delle festività ebraiche dedicata al pentimento. Sarebbe poi sceso dalla macchina con la lama in mano, iniziando a colpire con alcuni fendenti quattro civili nelle vicinanze, uccidendone due, per poi essere fermato solo dal fuoco dei poliziotti.
Chi è l’aggressore di Manchester
L’autore dell’attacco è stato immortalato in una foto mentre si aggirava appena fuori l’ingresso della Sinagoga. Calvo, con barba e abiti scuri, e con una grande cintura esplosiva legata alla vita. Proprio di quest’ultimo pericolo si sono occupati gli artificieri poco dopo le 14:30: “L’ordigno è stato fatto esplodere”, riferiscono dei testimoni oculari ripresi dai media.
La chiamata di un passante e l’arrivo della polizia
Il tempestivo intervento della Polizia è stato possibile solo grazie alla chiamata di un passante, alle 9:31 ora locale, mentre alle 9:38 gli agenti – arrivati sul posto – avevano già esploso i colpi mortali. È stata infatti imminente – da parte della polizia di Manchester – la dichiarazione dello stato di “Plato”, la parola in codice usata per rispondere a un “attacco terroristico in corso”. L’indagine e’ stata affidata all’unita’ antiterrorismo.
Tajani: “Ebrei sotto attacco”. Re Carlo: “L’attentato arriva in un giorno molto significativo”
“Il popolo ebraico è sotto attacco assieme a tutti noi, assieme al valore di libertà religiosa, ai principi di tolleranza e rispetto che sono alla base delle nostre democrazie. Non dobbiamo cedere in nessun momento, in nessun caso: non dobbiamo dimenticare le atrocità di un recente passato. Insieme dobbiamo difendere la pace e la libertà. Esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime e al Governo britannico”, scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani condannando con massima fermezza l’attacco. Dal Regno Unito arriva anche il cordoglio di Re Carlo III: “Grave che la comunità sia stata colpita ‘in un giorno tanto significativo’ come Yom Kippur. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per coloro che sono stati coinvolti in questo orribile e episodio”.
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