No alla giustizia classista, gli avvocati italiani uniti contro il Governo. Gli ordini forensi di Napoli, Milano e Roma in un comunicato congiunto lamentano “il gravissimo vulnus” che la modifica dell’articolo 16 inserita nella prossima legge di bilancio, potrebbe arrecare alla giurisdizione e ai diritti del cittadino. In pratica si vuol sancire il principio secondo cui un processo non può essere celebrato a causa di un omesso pagamento, così come è altrettanto evidente che in tal modo si favorirebbero le parti che hanno una maggiore disponibilità economica, rendendo più difficile l’accesso alla Giustizia per i meno abbienti, cioè si creerebbe una giustizia classista.
Ha precisato Antonio Tafuri, presidente del Foro di Napoli: “Abbiamo rilevato che nella legge di bilancio in via di approvazione è prevista, all’articolo 192, una variazione dell’articolo 16 del DPR 115/2002 nel senso che, in caso di mancato pagamento del contributo versato o di versamento non conforme al valore della causa dichiarato, il personale addetto non debba procedere all’iscrizione della causa a ruolo. Visto che viene riconosciuta la giusta prevalenza della necessità di garantire al cittadino l’accesso alla tutela giurisdizionale, riteniamo che la norma in via di approvazione produca un risultato che appare in controtendenza rispetto all’esigenza di chi fa affidamento sulla Giustizia: è inconcepibile che lo Stato sostenga che un processo non possa essere celebrato e un diritto possa non essere riconosciuto a causa del mancato pagamento di poche centinaia di euro”. I COA di Napoli, Milano e Roma pertanto chiedono al Governo di ritirare la proposta di approvazione dell’articolo 192 e ai parlamentari e ai componenti delle Commissioni competenti, di respingere l’attuale formulazione della norma riformatrice dell’articolo 16.
Avvocati di Napoli, Milano e Roma uniti contro la legge di bilancio: no all’articolo 192
