“Mamma e papà ti ameranno per sempre”. Questo il biglietto lasciato vicino al neonato ritrovato stamattina davanti a una chiesa a Bari.
Il piccolo era stato lasciato nella culla termica fatta installare dal parroco, presso la Chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere di Poggiofranco per accogliere quei neonati che i genitori naturali decidono di non tenere. Proprio il parroco, don Antonio Ruccia, ha ritrovato il bambino. Sul biglietto anche il nome da dare al piccolo: Luigi.
Il bimbo è stato portato dal 118, allertato dal parroco, nel reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari. Le sue condizioni sono buone.
“Non parlerei di abbandono, è stato un atto di amore quello dei genitori che hanno lasciato il proprio figlio in un posto dove erano sicuri che sarebbe stato accolto e curato”. Così il professore Nicola Laforgia, primario del reparto di Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Bari, ha commentato il ritrovamento di un neonato in una culla termica all’interno di una chiesa di Bari. “Il piccolo sta benissimo – ha continuato Laforgia – è stato visitato e non abbiamo rilevato alcuna problematica. E non mi piace parlare di abbandono – ha aggiunto – perché i genitori non lo hanno lasciato il piccolo in un posto qualunque, lo hanno portato in un luogo sicuro, gli hanno dato una possibilità a questo bimbo: è come se oggi rinascesse una seconda volta. A mio avviso si tratta di un atto di amore, non voglio nemmeno immaginare quanto sia stata sofferta e dolorosa la loro scelta”.
