Non si sono fermate nel corso della notte le trattative tra le forze dell’ordine e l’uomo che nel pomeriggio di mercoledì si è barricato in casa a Roncadelle, nel Bresciano, con il figlio di quattro anni, strappato dalle mani di una assistente sociale al termine di un incontro protetto.
Questa mattina i carabinieri sono riusciti a parlare al telefono col bambino, che sta bene. L’ultimo ‘contatto’ avuto col piccolo era stato intorno alle due di questa notte, quando lo hanno sentito parlare col padre, che ha precedenti per violenza domestica.
Dopo il silenzio, probabilmente perché il bambino si era addormentato dopo una giornata traumatica e difficile.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, nel pomeriggio di eri l’uomo, 35enne separato, aveva strappato il figlio di 4 anni dalle mani dell’assistente sociale durante un incontro protetto a Rodendo Siano, per poi darsi alla fuga tornando nella sua casa di Roncadelle.
Assistente sociale che sarebbe stato minacciato mostrandogli una pistola, ma al momento non è chiaro se l’arma fosse vera. L’area intorno all’appartamento in cui abita l’uomo è stata isolata sin dal pomeriggio di mercoledì da parte delle forze dell’ordine. Sul posto c’è anche il procuratore capo di Brescia Francesco Prete per seguire in prima persona questa delicata fase: secondo quanto scrive l’Ansa, in passato il 35enne aveva aggredito l’ex moglie e l’avvocato della donna per questioni legate proprio al figlio.
