Il sequestro di Roncadelle
Barricato in casa col figlio di 4 anni, svolta nel sequestro: il padre apre la porta e ‘libera’ il bimbo
È giunto a conclusione dopo una notte di tensione e trattative il sequestro di un bambino di quattro anni da parte del padre, che dal pomeriggio di mercoledì si era barricato nella sua casa di Roncadelle, nel Bresciano.
L’uomo, 35enne separato che in passato, secondo quanto ricostruito, aveva aggredito l’ex moglie e l’avvocato della donna per questioni legate proprio al figlio, ha aperto la porta di casa ai carabinieri lasciando uscire il figlio, portato in braccio della madre che poi si è allontanata salendo su un’auto degli inquirenti..
Il bambino, riferiscono le forze dell’ordine, sta bene: i carabinieri erano già riusciti a parlare col bimbo al telefono questa mattina, dopo una notte di trattative col padre.
Trattative proseguite questa mattina anche grazie all’aiuto dell’avvocato dell’uomo, Alberto Scapaticci, con cui il 35enne ha avuto un lungo colloquio.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, nel pomeriggio di eri l’uomo, 35enne separato, aveva strappato il figlio di 4 anni dalle mani dell’assistente sociale durante un incontro protetto a Rodendo Siano, per poi darsi alla fuga tornando nella sua casa di Roncadelle.
Assistente sociale che sarebbe stato minacciato mostrandogli una pistola, ma al momento non è chiaro se l’arma fosse vera. L’area intorno all’appartamento in cui abita l’uomo è stata isolata sin dal pomeriggio di mercoledì da parte delle forze dell’ordine.
“La questione si è risolta. Il bambino sta bene e il padre si è pentito del gesto che ha fatto. Tecnicamente è un sequestro di persona e sarà arrestato“, ho riferito ai giornalisti presenti sul posto il procuratore di Brescia, Francesco Prete. Nel corso della mattinata verrano vagliati anche gli episodi della giornata di ieri come la presunta aggressione all’assistente sociale.
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