Bergoglio, lo schiaffo e l’ironia: ecco i ‘paccheri del Papa’ e il terno secco del parroco

Dai paccheri artigianali con una ricetta speciale al terno secco da giocare per sfidare la fortuna. Napoli come sempre non tradisce e ironizza in modo originale e, è il caso di dirlo, gustoso sullo schiaffo che Papa Francesco ha rifilato sulle mani di una fedele che lo strattonava la sera del 31 dicembre in piazza San Pietro a Roma.

“Date dei paccheri ai vostri bambini e dite: questi sono i paccheri del Papa”. A presentare il nuovo piatto con un sorriso sono i proprietari del ristorante napoletano Januarius che sulla loro pagina Facebook postano una foto con il primo, dedicato all’episodio dello ‘schiaffo’ del pontefice strattonato da una fedele.

Si tratta, scrivono sul post in cui aggiungono di essere stati aiutati dai creativi di EssereQui, di “paccheri artigianali di Camporeale, burrata di Andria Igp, polpo verace, gamberoni”, “ovviamente argentini” e “pomodoro giallo corbarino”.

Dalla cucina alla fortuna. Immancabile il terno secco da giocare: i numeri sono 58 (‘o Papa), 5 (la mano) e 38 (‘e mazzate). A fornirli è un parroco napoletano, don Francesco Minervino, da sempre in prima linea in una delle periferia più difficili della città: Miano.