Una doccia gelatissima per Matteo Berrettini e i sui fan. Il tennista romano deve rinunciare al torneo di Wimbledon, lo Slam inglese sull’erba, perché positivo al Covid. Ad annunciarlo è stato lo stesso ‘bombardiere’, numero 11 al mondo e numero 8 del tabellone, finalista lo scorso anno contro Novak Djokovic.
Su Instagram Matteo si è detto “addolorato nell’annunciare il ritiro da Wimbledon a causa del risultato positivo a un test per il Covid-19”. Berrettini ha sottolineato nel post di avere “sintomi da influenza” e di essersi isolato negli ultimi giorni. “Nonostante i sintomi non fossero gravi, ho deciso che era importante fare un altro test questa mattina per proteggere la salute e la sicurezza dei miei compagni e di tutti gli altri partecipanti al torneo. Non ho parole per descrivere l’estrema delusione che provo. Il sogno per quest’anno è finito, ma tornerò più forte. Grazie per il supporto”, sono le parole del tennista.
Il riferimento di Berrettini al voler “proteggere la salute e la sicurezza dei miei compagni e di tutti gli altri partecipanti al torneo” non è da poco conto o casuale: l’organizzazione di Wimbledon infatti non impone esplicitamente il divieto di giocare qualora un tennista sia positivo a un test antigenico o abbia sintomi da Covid-19.
Non a caso un portavoce del torneo ha annunciato l’intervento immediato per una revisione dei protocolli Covid, di fatto inesistenti in un Paese come l’Inghilterra dove il Coronavirus è trattato come una banale influenza e non vi sono più restrizioni di alcun tipo.
“Continuiamo a lavorare in collaborazione con l’Agenzia per la sicurezza sanitaria pubblica del Regno Unito e le autorità locali“, ha spiegato un portavoce di Wimbledon. “Abbiamo continuato a migliorare le operazioni di pulizia e igienizzazione delle mani e offriamo supporto medico completo a chiunque presenti sintomi. Stiamo seguendo le linee guida del Regno Unito sulla valutazione e l’isolamento di qualsiasi potenziale malattia infettiva. Anche il nostro team medico che si occupa dei giocatori continua a indossare mascherine in ogni situazione”.
Berrettini, tornato da un infortunio che lo aveva costretto a saltare buona parte della stagione su terra rossa, aveva conquistato nelle scorse settimane i tornei di Stoccarda e Queen’s, tappe di avvicinamento a Wimbledon. Oggi era in programma il suo match di esordio contro il cileno Cristian Garin: Matteo era tra i grandi favoriti del torneo dopo l’exploit dello scorso anno e la grande confidenza dimostrata nell’ultimo biennio sull’erba.
Ma a tremare ora sono gli altri due grandi favoriti del torneo, il campione uscente Novak Djokovic e Rafa Nadal, vincitore quest’anno dei primi due Slam della stagione, l’Australian Open e il Roland Garros.
Il serbo infatti si è allenato lo scorso 23 giugno col croato Marin Cilic, già finalista a Wimbledon, che nella giornata di lunedì ha annunciato il ritiro perché positivo al Covid-19. Nello stesso giorno anche Nadal si è allenato proprio con Matteo, per uno storico warm-up sull’iconico campo centrale di Wimbledon.
