Un bambino di 8 anni, di Conegliano (Treviso), è stato morso da una vipera durante un’escursione in montagna ed è stato salvato grazie al tempestivo intervento del personale sanitario, che lo ha condotto celermente in ospedale: non è in pericolo di vita.
E’ accaduto a Claut (Pordenone), dove il bimbo si trovava in compagnia dei genitori, i quali hanno dato l’allarme dopo l’aggressione del rettile. Sul posto è stata inviata, dalla centrale Sores Fvg, l’ambulanza di stanza a Cimolais, che ha poi condotto il piccolo paziente in una zona idonea all’atterraggio dell’elicottero “Falco”, del Suem di Pieve di Cadore (quello del Fvg era impegnato per un’emergenza concomitante). Il velivolo ha portato il bambino in ospedale a Belluno.
Cosa fare si vi morde una vipera
- Chiamare i soccorsi senza ritardi
- Non incidere la zona interessata dal morso (rischio di diffondere il veleno per via ematica)
- Non succhiare il veleno (oltre ad essere poco efficace è anche pericoloso per chi lo fa)
- Non posizionare laccio emostatico (inefficace e dannoso, poiché aumenta l’assorbimento del veleno per via linfatica)
- Mantenere la calma e non far agitare il paziente (i movimenti facilitano la diffusione del veleno. Inoltre potrebbe non essere una vipera! E anche se fosse una vipera il morso potrebbe essere superficiale o con poca iniezione di veleno);
- Non somministrare siero antivipera (oltre ad essere inefficace dopo poco tempo fuori dal frigorifero, comporta elevato rischio di reazioni anafilattiche anche mortali. Va somministrato solo da sanitari in ambiente protetto e solo nel caso servisse)
- Immobilizzare il paziente (se l’arto è immobile si ritarda la diffusione del veleno)
- Eseguire un bendaggio linfostatico (Partire a fasciare dal punto del morso e poi proseguire verso l’estremità dell’arto. Quindi risalire fino alla radice dell’arto. Può essere utile aggiungere una stecca per limitare ulteriormente i movimenti della persona e quindi l’espansione del veleno).
Come riconoscere il morso di una vipera
Il morso di vipera di solito lascia il segno dei denti veleniferi: si tratta di due forellini di piccolo diametro distanziati di circa 1 cm uno dall’altro. Attorno a questi segni possono esserci i forellini più piccoli degli altri denti che non possiedono il veleno. È da notare che se il morso avviene di traverso o su zone rotonde come caviglia o polso può esserci un solo punto di inoculazione, quindi il segno di un solo dente.
Com’è fatta una vipera e che differenza c’è con la biscia (innocua)
La vipera ha una caratteristica testa triangolare piatta ricoperta di placchette piccole e irregolari che si distingue bene dal collo, ha le pupille a fessura verticale, la lunghezza è inferiore al metro e la coda è tozza, può avere l’apice arancione e si distingue dal corpo. Le serpi innocue (bisce) hanno invece la testa ovale che si continua con il corpo senza collo, la pupilla è rotonda e la coda sottile e appuntita). Il suo ambiente ideale è caratterizzato da una temperatura che va dai 15 ai 35 gradi, da luoghi aridi e sotto i sassi o in mezzo a siepi ed arbusti. La vipera non è aggressiva e attacca solo se non ha via di scampo, la sua difesa è quindi il morso con due denti aguzzi distanziati di circa 8-10 mm uno dall’altro.
Come agisce il veleno di una vipera
Le molecole del veleno di vipera sono grandi e quindi non passano facilmente dai tessuti ai capillari sanguigni, ma entrano in circolo grazie al sistema linfatico, che drena appunto il liquido linfatico in cui è disciolto il veleno nei tessuti della zona del morso e lo riporta alla vena cava. Da questa caratteristica ne deriva che è importante non incidere la cute per non aprire capillari o venule che facciano da porta al veleno, ma è importante ridurre al minimo la circolazione linfatica (bendaggio linfostatico).
