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Chi ha paura dell’Europa?

Chi ha paura dell’Europa?

“L’Europa è il demonio!”: è il giudizio definitivo che viene da un imprenditore della provincia di Sondrio che ho avuto modo di conoscere qualche mese fa. Molti rappresentanti del sistema produttivo italiano non sono esattamente dei fan dell’Unione Europea e del suo sistema normativo. Ma qual è il vero impatto dell’Europa sulle nostre vite?

Da anni gira un dato che mi ha fatto sempre riflettere: l’80% delle nostre leggi sono determinate da Bruxelles. Da una parte, così a naso, ho sempre pensato che fosse una percentuale eccessiva; dall’altro rimango sempre perplessa quando un dato statistico rimane invariato negli anni. Mi sembra rientri nella categoria “troppo facile da ricordare per essere vero”. Infatti non lo è. Lo chiarisce un articolo della testata Euronews, che ha condotto una ricerca sull’origine di questa affermazione. Secondo la testata, la frase deriva da un discorso di Jacques Delors che disse che entro il 2000 “l’80% della legislazione economica sarà di origine comunitaria”. Dunque una previsione, o forse un auspicio, è stato scambiato per un fatto (Unione europea: l’80% delle nostre leggi sono determinate da Bruxelles? Euronews, 22 marzo 2024).

In realtà, un 80% da qualche parte c’è: nei primi sette mesi dell’attuale legislatura il Parlamento ha approvato 29 leggi, 23 di iniziativa del governo: circa l’80% (Il peso del governo sulle leggi approvate in Italia è il più alto tra i grandi Paesi europei, Pagella Politica, 17 luglio 2023).

Numeri a parte, l’Europa ha un impatto importante nella vita dei suoi cittadini e delle sue imprese. Per PRIMOPIANOSCALAc di Telos A&S, ne abbiamo parlato con Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo e responsabile del Dipartimento Ambiente ed Energia di Fratelli d’Italia. A questo proposito Procaccini espone il suo punto di vista, orientato verso una maggiore rappresentanza diretta dei cittadini dell’Unione: “L’attuale assetto dell’Unione Europea evidenzia l’esigenza di riequilibrare i poteri tra le istituzioni, restituendo più centralità alla rappresentanza democratica e alla sovranità degli Stati Membri. Il Parlamento Europeo dovrebbe contare di più, mentre oggi il vero potere decisionale è nelle mani della Commissione Europea e del Consiglio, nonostante il Parlamento sia l’unico organo direttamente eletto dai cittadini. Accade non di rado che non ci sia un perfetto allineamento tra le posizioni di questi tre organi”.

80% o no, non c’è dubbio che l’Europa sia profondamente intrecciata con le nostre vite quotidiane. Con i regolamenti ambientali, le misure economiche o le semplici etichette sulle bottiglie d’olio, il “demonio” entra nelle nostre case più spesso del telegiornale. Tanto vale, come afferma Procaccini, tentare di portare tra le sue istituzioni un sano e concreto realismo.

 

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