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L’iceberg dell’informazione

L’iceberg dell’informazione

Siamo sempre connessi ma non per questo ben informati. Nel mio lavoro di lobbista mi rendo conto che sui media e sui social emergono solo il 5% (?) dei temi che sono in discussione nel Governo e in Parlamento, per non parlare di Regioni o Comuni.  È una stima che butto lì a naso, perché non credo esista una ricerca specifica sul tema ma, dopo anni di professione, credo sia ragionevolmente attendibile. Malgrado le avvincenti affermazioni dei complottisti, questo non succede perché c’è qualche potere forte che ci vuole tenere all’oscuro di quanto accade realmente, ma per una fisiologica selezione della copertura mediatica e un altrettanto fisiologica economia della nostra attenzione come lettori di giornali e utenti del web. In realtà, a saperle cercare, le notizie ci sono e ci sono tutte. Ma nessuno può e vuole passare le sue giornate a fare un monitoraggio approfondito, a meno che non lo faccia per lavoro come noi lobbisti che ci limitiamo, peraltro, quasi esclusivamente ai temi di interesse dei nostri clienti.

Abbiamo toccato questo tema nella nostra ultima intervista per il mensile di Telos A&S PRIMOPIANOSCALAc al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Durante l’emergenza sanitaria eravamo portati a pensare che ci fosse una dialettica, se vogliamo usare un eufemismo, tra l’esecutivo e le Regioni, soprattutto sui confini decisionali su ‘aperture e chiusure’ su obbligo di test per entrare in Regione, gli ingressi a scuola, sul ‘colore’ della Regione, etc. In realtà non è stato così e questa notizia mi ha colpito perché ha posto l’accento sulla differenza tra il percepito e la realtà. “Dall’inizio della pandemia e durante i momenti più difficili dell’emergenza sanitaria, le Regioni hanno condiviso la stragrande maggioranza dei provvedimenti con il Governo. Parliamo del 97,98% delle norme e dei decreti nazionali. Posso dirlo con cognizione di causa, perché guidavo io all’epoca la Conferenza delle Regioni e, al netto di qualche piccola differenza, abbiamo lavorato molto bene con gli esecutivi che si sono succeduti. Comprendo che le polemiche trovino spazio sui giornali, ma i fatti sono questi e incontestabili” ha affermato Bonaccini. Leggi l’intervista.

Non c’è dubbio: la polemica fa notizia, mentre l’andare d’accordo non ha lo stesso effetto. Inoltre la mole sproporzionata di informazioni disponibili ci confonde e ci fa perdere i punti di riferimento. “Acqua, acqua ovunque. E non una goccia da bere” scriveva Samuel Taylor Coleridge nella Ballata del vecchio marinaio. Meno male che c’è sempre la possibilità di fare una domanda diretta e avere l’informazione che serve. La goccia da bere c’è, basta sapere dove trovare la cannuccia (rigorosamente non di plastica!).

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