E’ di almeno otto feriti, di cui uno grave, il bilancio di una esplosione avvenuta questa mattina, sabato 12 settembre, alle 7.17 in un appartamento al piano terra in piazzale Libia a Milano, nel quartiere Porta Romana.
L’esplosione sembra dovuta ad una fuga di gas. Lo riferiscono i Vigili del Fuoco, spiegando che potrebbe essersi trattato di un problema alla rete: non sembrano esserci singole bombole per rifornire gli appartamenti.
Il più grave tra i feriti, un uomo di 30 anni in codice rosso, ha ustioni di 2o e 3o grado sul corpo, è ricoverato al Niguarda. La palazzina è di 9 piani e le persone apparentemente coinvolte sono almeno 50. Cinque gli altri feriti, non gravi.
Fra le persone soccorse dopo l’esplosione ci sono un 48enne e una donna di 46, entrambi con escoriazioni e abrasioni da vetri infranti. Ma in ospedale in codice verde, anche per stati di ansia e infortuni dovuti a cadute per la necessità di uscire in maniera precipitosa dallo stabile, ci sono una ragazza di 15 anni con un trauma alla caviglia, portata al Fatebenefratelli, dove è stata ricoverata anche una donna di 54 anni. Al Mangiagalli è stata trasferita una donna di 38 anni. Invece, una 76enne e una 56enne sono state trasferite al Policlinico. Ne dà notizia l’Areu, Azienda regionale emergenza urgenza
Il ragazzo di 30 anni rimasto ustionato nell’Esplosione della palazzina in piazzale Libia a Milano è stato soccorso e portato fuori da due inquilini. “Eravamo in due, l’abbiamo accompagnato fuori. Era cosciente, in stato di shock, con ustioni. Si lamentava per le ferite. Dopo che l’abbiamo portato fuori, sono tornato sopra a prendere la mia compagna che e’ incinta”, sottolinea un inquilino che abita al quarto piano.
