Dopo nove anni che vivo in Germania e lavoro con i tedeschi, mi capita spesso di entrare in competizione con loro, e a volte anche di vincere. Lo faccio con Didacta Italia spin off della casa madre Didacta Germania, ma questa volta la cosa non riguarda me: i tedeschi ci hanno copiato, anzi hanno copiato Matteo Renzi, che nel 2016 introdusse per legge il “Bonus Cultura” o “App 18”.
Ci hanno messo un po’: i tedeschi sono lenti, ma inesorabili. In questi giorni è comparsa sulla pagina del Governo la notizia dell’avvio del PassKultur – AppKultur che è esattamente il Bonus Cultura offerto a chi compie 18 anni quest’anno. Circa 750.000 giovani che compiono 18 anni possono partecipare. La app è disponibile per il download negli stores online.
È una iniziativa della Ministra della Cultura Claudia Roth, una veterana e agguerrita figura di spicco dei Verdi Tedeschi. Roth afferma che “per due anni i giovani non hanno potuto vivere la cultura dal vivo durante la pandemia. Con il KulturPass, il Governo vuole rendere più facile per loro conoscere la scena culturale locale. Vogliamo aprire la strada alla cultura e entusiasmare i giovani per la diversità della cultura nel nostro paese”. Attraverso la KulturPass ragazze e ragazzi possono acquistare biglietti per concerti, musei, parchi, libri, dischi o strumenti musicali, spettacoli teatrali e cinematografici.
Il KulturPass intende sostenere non solo i giovani, ma anche le istituzioni culturali. Anche loro sono state pesantemente colpite dalle restrizioni durante la pandemia, e stanno ancora lottando per riconquistare il loro pubblico. Più di 6.300 fornitori di servizi culturali a livello nazionale si sono già registrati, oltre 1,7 milioni di prodotti sono attualmente disponibili. Sono escluse le grandi piattaforme di vendita e le società di vendita per corrispondenza online. Il Governo sottolinea che se il progetto avrà successo, potrà essere aperto in una seconda fase ai giovani dai 16 ai 17 anni.
Noi italiani siamo ricchissimi di buone pratiche che giustamente altri fanno loro. Riflettiamo allora sul fatto che il Bonus Cultura sia una ottima iniziativa: non dico di estenderla come stanno già pensando di fare i tedeschi, ma almeno di non ridimensionarla, come pare si voglia fare da noi. Sarebbe davvero bizzarro che mentre altri ci copiano, noi la abbandoniamo.
