Britney Spears in tribunale contro il padre: “Toglietegli la mia tutela, rivoglio la mia vita”

FILE - Britney Spears arrives at the 29th annual GLAAD Media Awards on April 12, 2018, in Beverly Hills, Calif. Spears has asked to address the court to talk about the conservatorship that controls her life and finances. A Los Angeles judge on Tuesday, April 27, 2021, set a June hearing to hear from Spears. (Photo by Chris Pizzello/Invision/AP, File)

È scomparsa dalla scena da qualche anno e ora torna alla ribalta. Britney Spears lo fa parlando dall’aula di un tribunale in cui è seduta contro suo padre Jamie Spears. E chiede a gran voce che al genitore sia tolta la sua tutela, che smetta di occuparsi del suo patrimonio e di molti aspetti della sua vita personale, che gestisce da quando lei ebbe una grave crisi nervosa e fu sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio, nel 2008.

“Ho detto al mondo intero che sto bene e sono felice. È una bugia. Pensavo che dicendolo abbastanza forse sarei diventata felice, ma non volevo ammetterlo. Ero sotto shock. Sono traumatizzata. Ora vi dico la verità, ok? Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono arrabbiata da matti. E sono depressa. Piango ogni giorno”, ha detto in tribunale.

Il padre detiene la sua tutela da oltre 13 anni. Un’udienza virtuale nella Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles in cui la popstar americana, 39 anni, collegata via web, ha confermato i timori e le accuse alla sua famiglia che i fan denunciano da tempo con il movimento #freeBritney. Dopo quel crollo nel 2008 e il conseguente ricovero in ospedale la cantante si è ripresa rapidamente. E quel controllo paterno è sembrato a molti un mero sfruttamento.

“Tutto ciò che mi succedeva doveva essere approvato da mio padre – ha detto Britney Spears a Variety – e lui amava il controllo di poter ferire sua figlia al 100.000 per cento. Lavoravo sette giorni su sette, niente giorni liberi, in California l’unica cosa simile è chiamata traffico sessuale. Far lavorare qualcuno contro la propria volontà, togliergli ogni cosa – carte di credito, contanti, telefono, passaporto -, e metterlo in una casa controllato da altre persone. Vivevano tutti con me, le infermiere, la security 24 ore su 24. Mi guardavano mentre mi cambiavo ogni giorno, nuda, mattino pranzo e sera. Non avevo privacy”.

Racconta anche di un altro gravissimo episodio ai suoi danni. Nel 2018 fu obbligata ad andare in tour. Dice di aver rifiutato una coreografia che non le piaceva e che un terapeuta che ha definito “abusivo”, l’avrebbe accusata di non collaborare e di non prendere le sue medicine. “Così di punto in bianco il terapeuta mi ha dato il litio. Mi ha tolto le medicine normali che prendevo da cinque anni. Ma il litio è molto, molto forte. Mi sentivo ubriaca, avevo paura”.

La cantante sarebbe pronta ad agire legalmente contro la sua famiglia. “Non posso sposarmi o avere un figlio. Ho una spirale, così non resto incinta. Volevo toglierla, per poter provare ad avere un altro figlio, ma questo ‘team’ non mi fa andare dal medico a toglierla perché non vogliono che abbia altri figli – denuncia ancora Britney – Merito di avere una vita. Ho lavorato per tutta la vita. E sono stanca di sentirmi sola”.

Durante un breve intervallo dopo la testimonianza di Spears, una degli avvocati del padre, Vivian Lee Thoreen, ha letto un breve comunicato in cui Jamie Spears dice di essere “dispiaciuto dal vedere che sua figlia soffre così tanto. Spears ama sua figlia e lei gli manca molto”.