Dopo un quarto di secolo di vita e ben 23 anni in onda alle 20.45 su Rai 3, potrebbe presto cambiare l’orario di “Un posto al sole“, la soap opera napoletana seguita in tutta Italia. Nonostante uno share medio che sfiora il 7%, con oltre un milione e mezzo di spettatori di media, la dirigenza di Viale Mazzini starebbe valutando di anticipare l’orario. Circostanza che ha suscitato diverse polemiche, a partire dai fan della celebre soap. Numerosi gli appelli anche da parte degli stessi attori.

Secondo quanto riporta Il Mattino, la Rai starebbe pensando di anticipare “Un posto al sole” alle 18.30, al posto di “Geo“, o, dopo i malumori emersi negli ultimi giorni, alle 20 al posto di “Blob“. L’obiettivo della televisione pubblica sarebbe quello dare spazio alle 20.45 a una nuova striscia di informazione condotta da Lucia Annunziata per competere con altri programmi simili in onda su Rete 4 (“Stasera Italia” di Barbara Palombelli) e La7 (“Otto e mezzo” di Lilly Gruber).

“È un’ingiustizia” chiosa Patrizio Rispo, il “Raffaele” di “Un posto al Sole”, presente dalla prima puntata andata in onda il 21 ottobre 1996.  “Invece di premiarci ci piazzano in un orario dalle tante incognite, a cui manca l’abituale zoccolo duro di persone che tornano dal lavoro. Sicuramente gli ascolti caleranno” incalza Rispo intervistato da Il Mattino. “Spostarci è da kamikaze, così come lo è minare la fidelizzazione faticosamente conquistata in 25 anni” aggiunge.

Intanto ieri sono arrivati i complimenti per i 25 anni dal governatore Vincenzo De Luca: “Complimenti e auguri agli attori e ai protagonisti di un Posto al Sole, che compie 25 anni. Una produzione televisiva che ha saputo trasmettere, in tutti questi anni, un’immagine realistica di Napoli e del nostro territorio. Non ha occultato i problemi di Napoli e le sue contraddizioni quotidiane, ma ha rappresentato un quadro completo di quella che è la nostra città, nel bene e nel male, con le sue due facce, attraverso un prodotto popolare e di successo, in grado di parlare alle famiglie e alle persone in carne ed ossa. Venticinque anni di Un Posto al Sole sono la dimostrazione della grande capacità organizzativa, della professionalità e del rigore nel lavoro che Napoli sa esprimere. La Regione Campania sosterrà e difenderà questa importante esperienza che crea lavoro e promuove l’immagine di Napoli in Italia e a livello internazionale”.

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