Un colpo di proiettile l’ha centrato al collo durante un comizio in una università nello Utah. È morto così Charlie Kirk, 31 anni, uno dei più noti attivisti politici della destra americana e fedelissimo di Trump. Lo sparo è arrivato nel corso della tappa del tour “The American Comeback”, in cui stava parlando da circa 20 minuti, dialogando e rispondendo alle domande degli studenti nel caratteristico “Prove Me Wrong Table”, il tavolo ‘dimostrami che ho torto’, durante il quale Kirk esortava i ragazzi al confronto. Proprio durante il suo discorso un colpo l’ha fatto cadere sul palco. Kirk è stato portato dalla sua sicurezza in ospedale, dove però è arrivato troppo tardi. Il campus è stato posto in lockdown ed è rimasto chiuso per tutto il resto del giorno.

Chi era Charlie Kirk

Al momento del colpo Charlie Kirk indossava una maglietta con scritto “freedom“, “libertà“. L’annuncio della sua morte è arrivato da Donald Trump, che lo ha definito come una figura leggendaria ordinando che tutte le bandiere americane degli Stati Uniti siano ammainate a mezz’asta fino a domenica sera alle 18.  Influente e coraggioso, Kirk – nato ad Arlington Heights, Illinois – era sceso in politica poco più che maggiorenne fondando Turning Point USA, l’organizzazione giovanile conservatrice più importante di America. Dopo aver frequentato brevemente l’Harper College, Kirkha aveva abbandonato gli studi per dedicarsi all’attivismo politico a tempo pieno, guadagnando considerazione nella galassia trumpiana. Autore, conduttore radiofonico (in “The Charlie Kirk Show”), il giovane era diventato una star della galassia trumpiana anche sui social, dove aveva raccolto 7 milioni di seguaci. In passato aveva espresso sostegno a teorie novax, minimizzando i pericoli del Covid, sposando altre tesi negazioniste, anche sul cambiamento climatico.

Convinto anti-abortista e influente anche nelle valutazioni di Trump una volta tornato Presidente degli Stati Uniti: il giovane aveva contribuito anche a valutare i potenziali candidati, testandone la lealtà nei confronti del tycoon.

Il killer di Charlie Kirk in fuga

Al momento in cui si scrive l’attentatore è ancora ricercato. A sparare è stato un cecchino, a distanza di quasi 200 metri. Trovato dopo diverse ore il fucile utilizzato, abbandonato nei boschi. Gli investigatori hanno trovato munizioni incise con espressioni di ideologia transgender e antifascista all’interno del fucile che le autorità ritengono sia stato utilizzato per uccidere Charlie Kirk. Lo riporta il Wall Street Journal che cita fonti delle forze dell’ordine e una persona a conoscenza delle indagini. Il vecchio modello di fucile da caccia calibro 30 è stato trovato nei boschi vicino al luogo della sparatoria alla Utah Valley University, avvolto in un asciugamano con un bossolo ancora in canna, hanno riferito le fonti. Nel caricatore c’erano anche tre colpi non sparati, tutti con scritte.

Intanto l’FBI ha diffuso due foto del presunto killer: “Chiediamo l’aiuto del pubblico per identificare questa persona in relazione alla sparatoria mortale di Charlie Kirk alla Utah Valley University”.

Redazione

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