Chieti, il sindaco Ferrara vieta farmaci provenienti da Israele. Un “Churchill de noantri” che ha dimenticato il passato da medico

Che fortunata, Chieti. Ha un sindaco statista, da fare invidia ai grandi del mondo, e non lo sapeva. Dove lo trovi un medico di base che si mette al servizio della città, indossa la fascia tricolore, apre il cassetto e finalmente trova la soluzione per la pace a Gaza? Ma che ce frega dell’incontro tra Trump e Netanyahu, ma che ce ‘mporta della diplomazia. Diego Ferrara, il Churchill de noantri, mostra i muscoli e annuncia la genialata: vietare la vendita di farmaci provenienti da Israele nelle farmacie gestite dal Comune. Perché nessuno ci aveva pensato prima? Per fermare i bombardamenti basta togliere un paio di blister dagli scaffali.

Ci sarebbe da ridere, se non fosse terribilmente serio. Il sindaco-medico si diverte a giocare con la geopolitica, arrogandosi il diritto di decidere quali farmaci possano o non possano arrivare nelle farmacie comunali. S’improvvisa ministro degli Esteri, doganiere, censore. Così passa un messaggio terrificante: non contano l’efficacia del farmaco e il bisogno del paziente per una specifica cura; l’importante è punire il Paese d’origine. Anche se è un modello nella ricerca e nello sviluppo di medicine e terapie contro il cancro ed è all’avanguardia nei trattamenti oncologici. «È solo un atto simbolico, i cittadini potranno comunque acquistare altri farmaci», si dirà. Ma è agghiacciante mandare in onda questo ridicolo teatrino ideologico sulla pelle dei teatini.

La retorica della pace partorisce un mostro burocratico: mettere al bando i farmaci indesiderati. Una scelta che non ferma le bombe, non allevia le sofferenze dei civili a Gaza, non costruisce ponti né dialogo. Genera solo una certezza: a Chieti il diritto alla salute passa attraverso il filtro dell’ideologia del sindaco. Un primato grottesco, di cui nessuno sentiva il bisogno. E mentre i leader del mondo discutono di corridoi umanitari e tregue, Chieti diventa la capitale del simbolismo da commedia: boicottare i farmaci israeliani per fermare i carri armati. Un atto così surreale che entra di diritto nei manuali di comicità.