Cognome del padre ai figli, sentenza storica della Consulta: illegittimo darlo in automatico

Un diritto storico acquisito dopo decenni di attesa e battaglie. Una sentenza della Corte costituzionale, che sarà depositata nelle prossime settimane, ha infatti stabilito che sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente soltanto il cognome del padre con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.

La Consulta presieduta da Giuliano Amato si è pronunciata in particolare sulla norma non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.

Le norme censurate sono state dichiarate illegittime per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

La Corte ha ritenuto discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre. Nel solco del principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale.

Pertanto, la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. In mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone
l’ordinamento giuridico.

La decisione della Consulta nasce dalla questione di legittimità costituzionale sollevata dagli avvocati Domenico Pittella e Giampaolo Brienza. Il caso riguardava una famiglia lucana con tre figli: i primi due registrati col cognome della madre e il terzo registrato automaticamente con il cognome nome del padre perché nato dopo il matrimonio tra i due genitori. Di fronte al ‘no’ degli uffici comunali di registrare anche il terzo col cognome della madre per renderli tutti “uguali”, e ai magistrati che in primo grado hanno dato ragione all’Ente, la questione è stata sottoposta alla Consulta.

Storico risultato! La pronuncia della Corte Costituzionale sul cognome del nato rappresenta una piccola rivoluzione. Da oggi i genitori potranno scegliere il cognome della madre o del padre o di entrambi e, in mancanza di accordo, il nato avrà il cognome di entrambi“, hanno commentato i due avvocati, Giampaolo Brienza e Domenico Pittella.

La palla ora passa alla politica. In Parlamento sono già depositate cinque proposte di legge sul tema, che prevedono un accordo tra genitori con la possibilità di scegliere di attribuire al proprio figlio un solo cognome (quello del padre o della madre) o di entrambi nell’ordine preferito.