Commercio, Marattin (PLD): “Più libertà, meno vincoli burocratici, più opportunità per imprese e consumatori. A costo zero per lo Stato”

Si è svolto oggi a Roma, presso l’Hotel Nazionale, l’evento “Liberalizzazione del commercio. Opportunità, sfide e prospettive”, organizzato dal Partito Liberaldemocratico. L’iniziativa ha visto la partecipazione del Segretario Nazionale, il deputato Luigi Marattin; del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci; del Segretario Generale di Confcommercio, Marco Barbieri; del Presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli; del Presidente di Confimprese, Mario Resca, e della responsabile Economia del Partito Liberaldemocratico, Aurora Pezzuto.

Nel corso dell’evento, il Segretario e deputato Luigi Marattin ha presentato le proposte del Partito Liberaldemocratico per modernizzare e rendere più competitivo il settore distributivo e commerciale in Italia. Le misure hanno un comune denominatore: più libertà, meno vincoli burocratici, più opportunità per imprese e consumatori. Un pacchetto a costo zero per lo Stato, ad alto ritorno per cittadini e imprese.

La prima proposta prevede di liberalizzare la possibilità di fissare i prezzi e di decidere quando effettuare promozioni. “I saldi attualmente sono consentiti solo due volte l’anno, con promozioni limitate nei mesi precedenti, mentre l’e-commerce opera senza vincoli di calendario”, spiega Marattin, che aggiunge: “La nostra proposta è di abolire i vincoli stagionali e dare libertà agli esercenti di decidere autonomamente saldi e sconti. In questo modo, si garantiscono parità di condizioni con l’online, più dinamismo nei prezzi, maggiore attrattività per i consumatori”.

In secondo luogo, il Partito Liberaldemocratico propone maggiore semplificazione nelle procedure di apertura di nuove attività, per aprire e riconvertire in maniera più agile gli spazi commerciali. “Vogliamo rivitalizzare i centri urbani e ridurre i tempi morti dei locali sfitti – continua Marattin – Per farlo occorre definire procedure rapide e uniformi, con tempi massimi di risposta fissati (30 giorni), digitalizzare e generalizzare la SCIA, con controlli successivi, eliminare gli obblighi di certificazioni imposte da terzi, lasciando la responsabilità all’imprenditore. Vogliamo anche consentire libertà di commercio indipendente dall’oggetto sociale. In questo modo, i privati sarebbero più portati a investire, andando a rigenerare i centri storici, cercando di integrare e-commerce e punti fisici”.

La terza proposta del partito Liberaldemocratico riguarda i temporary shop, per i quali viene proposto di creare un portale unico – una sorta di “Booking del suolo pubblico” – dove i Comuni caricano spazi disponibili e gli operatori possono prenotare o partecipare ad aste trasparenti.

“L’obiettivo è sempre quello di rendere le procedure più snelle, abbassare i costi e avere regole uniformi su tutto il territorio nazionale – spiega Marattin -. Avremmo la possibilità di concedere più spazi a chi ha idee dando respiro ai giovani e ai creativi che non devono rimanere ostaggio della burocrazia”.

“Con questo pacchetto vogliamo liberare il potenziale del commercio italiano: dare più libertà agli esercenti, più occasioni ai giovani imprenditori, più opportunità ai consumatori. La burocrazia non deve soffocare l’iniziativa economica: crediamo in un’Italia più dinamica, competitiva e capace di crescere a beneficio di tutti”, conclude Marattin.

Le misure proposte, sottolineano i Liberaldemocratici, non comportano spese aggiuntive per le casse pubbliche, ma generano benefici diffusi in termini di crescita economica, rigenerazione urbana, vitalità dei centri storici e competitività delle imprese.