Condannò la guerra in Ucraina: il giornalista e attivista russo Vladimir Kara-Murza in carcere in Siberia

Il giornalista e attivista russo Vladimir Kara-Murza Jr., 42 anni, è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza in Siberia, lo riferisce l’Associated Press. Kara-Murza, la cui colpa, secondo il Cremlino, è quella di aver condannato l’aggressione dell’Ucraina, è arrivato la settimana scorsa all’IK-6, una colonia penale di massima sicurezza nella città siberiana di Omsk, dove è stato rinchiuso in una piccola “cella di punizione”, ha detto oggi il suo avvocato Vadim Prokhorov – come spiega The Guardian. Una “cella di punizione” è una minuscola cella in cemento, in cui i detenuti vengono tenuti in isolamento per aver violato le norme carcerarie.

Kara-Murza, giornalista e attivista dell’opposizione – sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento, come ha denunciato lui stesso – è stato giudicato colpevole di tradimento e condannato a 25 anni di prigione per aver denunciato pubblicamente la guerra della Russia in Ucraina.