Quali sono i numeri ‘reali’ del contagio a scuola e delle classi passate in Dad? Quelli presentati oggi dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso dell’audizione davanti alla commissione Cultura della Camera smentiscono l’allarmismo di questi giorni e le polemiche.
Soltanto martedì il sindacato dei presidi Anp segnalava infatti problemi nel 50 per cento delle classi.
Ad oggi invece, spiega Bianchi, “abbiamo un grado di copertura dell’82,1% su 347.740 classi. Il 93,4% delle classi è in presenza, di cui il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente in dad sono il 6,6%”.
Insomma, numeri ben diversi. In termini di studenti, ha aggiunto ancora Bianchi, “gli alunni in presenza sono l’88,4%”.
Quanto alla scuola dell’infanzia “il numero di alunni positivi o in quarantena è il 9%, quindi in presenza è il 91% – ha spiegato ancora il ministro – per la primaria i positivi o in Dad sono il 10,9%; per la secondaria di primo e secondo grado gli alunni in Dad o in didattica integrata sono il 12,5%”.
Il personale no vax sospeso e i contagi natalizi
Nel suo intervento in audizione, Bianchi ha fornito anche i dati aggiornati sul personale non vaccinato sospeso. Ad oggi infatti gli inadempienti rispetto all’obbligo vaccinale sono lo 0,9%, risultato che per il ministro “indica ancora una volta l’alto grado di adesione dei nostri docenti ma anche la libertà di scelta”.
Quanto ai contagi durante le chiusure natalizie, secondo il ministro l’andamento dell’epidemia evidenzia che “il grosso dei contagi vi è stato nel periodo di chiusura delle scuole” durante le festività natalizie, momento in cui “i ragazzi non erano in classe”
I vaccini tra gli studenti
Per quanto riguarda invece l’andamento della campagna vaccinale tra gli under 18, i ragazzi in età scolastica, il ministro evidenzia “situazione molto differenziate” a seconda delle fasce d’età. C’è infatti “un livello molto alto per i ragazzi 12-19 anni, con la copertura tra prima dose e guariti prossimo all’85% e seconda dose al 76,5%; mentre per i ragazzi più piccoli, considerando che l’autorizzazione è arrivata il 25 novembre, il numero è più basso. Però se la settimana scorsa eravamo al 12%, abbiamo chiuso venerdì al 25% quindi con un tasso molto alto di vaccinazione”.
La reazione dei presidi
Parole e dati, quelli snocciolati da Bianchi, commentati così da Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi: “Prendiamo atto con soddisfazione dei dati diffusi dal ministro Bianchi, le nostre stime erano diverse in quanto basate sulle continue e costanti comunicazioni dei nostri iscritti, provenienti da tutto il territorio nazionale, che segnalavano l’infittirsi dei casi di contagio. Chiediamo che, da ora in avanti, il ministero pubblichi con cadenza settimanale tutte le statistiche necessarie ad avere contezza del quadro generale e che venga drasticamente semplificato il protocollo di gestione dei casi positivi, allo stato attuale del tutto inapplicabile per il collasso dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, nonostante l’immane sforzo di collaborazione sopportato dalle scuole”.
