Conte, l’intervista a tutto campo: “Voto in Emilia Romagna non decisivo, riformeremo l’Irpef. Da Autostrade gravi inadempienze”

LA CRISI GRILLINA - "Di Maio ha smentito" l'ipotesi di fare un passo indietro da capo politico M5S, "il Movimento è nel pieno di un processo di riorganizzazione interna e si prepara per gli stati generali. Non tiriamo per la giacca Di Maio e lasciamo al Movimento il tempo di completare serenamente questo processo. Sono sicuro che questo confronto interno sarà ampio e sereno e porterà nuova linfa politica, utile ad assicurare evoluzione positiva al Movimento", aggiunge Conte.

LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI – Sulla revoca delle concessioni autostradali Conte annuncia poi che “la decisione arriverà presto e poggerà su solide basi tecnico-giuridiche. Ormai è evidente che sono emerse gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali. La vocazione di questo governo è di tutelare l'interesse pubblico, non di assicurare un futuro vantaggioso ai concessionari privati, tanto più se inadempienti”. "Gli investitori stranieri sanno che anche nei rispettivi Paesi di provenienza vi sono sistemi legali che prevedono rimedi molto severi in caso di breach of contract , di inadempimenti così gravi. Quando poi ci sono interessi pubblici così evidenti e 43 vittime (della tragedia del Ponte Morandi avvenuta il 14 agosto del 2018) nel tratto gestito da Autostrade, controllata di Atlantia, che fa capo alla famiglia Benetton, eviterei di richiamare a sproposito formule come 'certezza del diritto' o 'stato di diritto'. In uno stato di diritto la sicurezza dei cittadini è al primo posto. Punto".

IL REFERENDUM - Sulla questione del referendum sul taglio dei parlamentari Conte mette nel mirino il leader della Lega Salvini: "Mi limito a osservare che sollecitare il pronunciamento dei cittadini è cosa in sé pienamente legittima, soprattutto rispetto a una riforma costituzionale così importante. Se però questo percorso referendario viene sollecitato anche da partiti, come la Lega, che sin qui hanno sostenuto questa riforma e adesso provano a metterla in discussione sperando di destabilizzare il governo, allora vi è qualcosa che non torna". "Non credo che i cittadini premieranno espedienti ispirati a mera convenienza elettorale".

IL CASO ALITALIA - Conte ha parlato anche del dossier Alitalia. "Nessuna eutanasia" per la compagnia aerea, ha precisato. "È venuto però il momento di lavorare a una seria opera di ristrutturazione che ponga la compagnia in grado di poter competere efficacemente sul mercato dei trasporti. Il sentiero è l'unico realmente perseguibile".

LA VICENDA GREGORETTI -  Quanto al caso Gregoretti, invece, il premier rimarca che "tutta la fase decisionale riguardante lo sbarco è stata gestita dall'allora ministro dell'Interno, che l'ha anche rivendicata, come attestano le dichiarazioni pubbliche dell'epoca. Peraltro la vicenda risale al luglio 2019, quando era già in vigore il cosiddetto decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal ministro Salvini proprio allo scopo di rafforzare la competenza del Viminale. Quanto invece alle attività di redistribuzione dei migranti, mi è stata sollecitata la disponibilità a farmene carico ed è per questo che è stato coinvolto l'Ufficio diplomatico della Presidenza del Consiglio. Se qualcuno mi contesta il generale indirizzo politico sul tema delle migrazioni, sono pronto a risponderne. Le mie posizioni sul punto, formali e informali, sono tutte documentate e non è mia abitudine sottrarmi alle responsabilità. Se però devo rispondere della specifica decisione riguardante lo sbarco di una nostra nave in un nostro porto, non posso affermare di essere stato coinvolto se questo non è avvenuto".