Cosa c’è di vero sulla storia di Salvini e i soldi agli infermieri bocciati dal governo

“INCREDIBILE! PD, renziani e 5Stelle hanno appena votato CONTRO (in Commissione Bilancio alla Camera) l’emendamento della Lega che prevedeva un premio economico per medici, infermieri e personale sanitario. Emendamento 1.4 a prima firma Comaroli (Lega): 21 parlamentari contro, 17 a favore, proposta BOCCIATA”. È il messaggio comparso ieri sui profili social di Matteo Salvini e della Lega, un attacco alla maggioranza giallo-rossa in cui il leader del Carroccio sostiene che l’esecutivo ha bocciato l’emendamento leghista che prevedeva un premio per medici, infermieri e personale sanitario che ha affrontato l’emergenza Covid-19.

Le cose però non stanno esattamente così. Che qualcosa non torni è evidente già dal comunicato inviato dalla Lega alle agenzie di stampa, più preciso della propaganda social. Nel lancio infatti si definisce “assurda la bocciatura del nostro emendamento al decreto Rilancio che prevedeva la possibilità per le regioni di riconoscere loro un bonus ulteriore”. La parola “ulteriore” fa ovviamente la differenza tra la sparata social e la realtà dei fatti: già nel decreto Rilancio infatti il governo Conte ha previsto uno stanziamento di 250 milioni di euro per il fondo destinato alla remunerazione dell’attività prestata che va oltre il lavoro straordinario svolto durante l’emergenza.

Lo stesso Partito Democratico, vittima in questo caso della propaganda leghista, ricorda quindi in una nota che regioni come Lazio ed Emilia Romagna hanno già provveduto ad adottare riconoscimenti economici nei confronti del personale medico-sanitario, così come Veneto e Lombardia.