Un clima ‘da caserma’ in cui gli specializzandi colpevoli di arrivare anche in lieve ritardo nel reparto erano costretti a pagare la colazione a tutti e fare flessioni nei corridoi.
È quanto sarebbe accaduto nella Scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Salerno, secondo la denuncia dall’associazione “Liberi Specializzandi – Fattore 2a“, che ha anche diffuso alcune foto a testimonianza di quanto riferito.
Dopo aver ricevuto “prove inconfutabili” delle punizioni inferte agli specializzandi da quello che viene definito “il professor flessioni“, l’associazione nei giorni scorsi aveva avviato una serie di vertenze all’Osservatorio Nazionale, all’Università di Salerno, al Direttore Generale dell’ospedale ‘Ruggi d’Aragona’ di Salerno e all’Ordine dei medici.
Oggi è arrivata in tal senso una risposta, con l’avvio di due indagini interne per verificare la situazione, una da parte dell’Università e l’altra dell’Aziende ospedaliera.
Ateneo che, “in attesa di eventuali altre azioni”, ha rimosso il direttore della Scuola di specializzazione affidando pro tempore la direzione della stessa, in attesa dei risultati della commissione di inchiesta
Università che ha fatto sapere di aver ricevuto la segnalazione dall’associazione via Pec lo scorso 31 marzo e che nella stessa giornata il rettore Vincenzo Loia ha inviato al direttore del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria-Dipmed la richiesta di una relazione dettagliata sui fatti segnalati, riservandosi, a seguito delle dovute verifiche, eventuali altre azioni.
“Allo stato attuale – spiega l’università salernitana in una nota – il direttore del Dipmed ha nominato un’apposita commissione di verifica e ha contestualmente avocato a sé la direzione della Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Salerno. Delle azioni finora avviate è stato informato il Ministero dell’Università e della Ricerca“, spiega l’ateneo.
“Vogliamo complimentarci e ringraziare pubblicamente il rettore – è invece il commento dell’associazione che ha denunciato la situazione nella Scuola di specializzazione – gli auguriamo buon lavoro nella verifica della verità dei fatti e saremo come ALS in vigile e fiduciosa attesa sull’evolversi della vicenda di cui vi terremo aggiornati. Siamo soddisfatti che questo avvenimento abbia aumentato la fiducia degli specializzandi verso la nostra associazione: negli ultimi giorni stiamo ricevendo diverse richieste di aiuto inerenti problematiche più o meno gravi. Molti specializzandi stanno finalmente capendo che, in una scuola in cui ci sono illegalità, gli unici ad avere paura devono essere i professori“.

