Cuneo fiscale, accordo governo- sindacati: taglio tasse fino a 40mila euro di reddito

Sul tavolo nuove proposte per il taglio del cuneo fiscale.  Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri hanno illustrato al tavolo con i sindacati le possibili novità sulle tasse che interesseranno 16 milioni di lavoratori.

Conte ha spiegato che il taglio interesserà i redditi fino a 40 mila euro, con l’ex bonus 80 euro che arriverà a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. Dopo i 28 mila euro e fino ai 35 mila, la riduzione delle tasse calerebbe gradualmente fino ad arrivare a 80 euro al mese; oltre i 35 mila euro scenderebbe ancora fino ad azzerarsi.

La proposta funziona così: i redditi più bassi, circa tra gli 8.200 e i 28mila euro, avranno benefici che vanno da un massimo di 1.200 euro fino ai 192 euro che arriveranno 39mila euro e nulla per chi arriva a 40mila euro. Chi ha redditi fino a 33mila euro potrà contare su un beneficio appena sopra i 1.000 euro. Chi ne guadagna 37mila avrà circa 576 euro l’anno in più.

L’intervento sul cuneo fiscale su cui il governo è al lavoro – ha detto Conte – “è il primo passo verso una riforma complessiva della riforma fiscale e in particolare dell’Irpef. È una misura che certifica in modo inoppugnabile che la manovra riduce le tasse ai lavoratori e alle famiglie”. “Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario”, ha aggiunto.

Una prima bozza che “rappresenta il primo passo di una più generale riforma fiscale”, come ha detto Gualtieri, che sarà elaborata nei prossimi mesi con l’obiettivo di varare la legge delega entro aprile. Contenti del confronto anche i sindacati.

“Una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga, nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta”, ha commentato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Il confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale – ha invece detto la segretaria della Cisl Annamaria Furlan “non è una risposta che potrà soddisfare tutti ma e un primo passo importante” ma “restano fuori ancora una volta gli incapienti”.