Dichiarata morta, ragazza di 20 anni trovata ancora in vita nella sua sacca mortuaria

La donna che era stata dichiarata morta poche ore prima e per questo portata in una impresa di pompe funebri per il futuro funerale, era in realtà viva e vegeta. A raccontare l’incredibile vicenda è un articolo del New York Times, ripreso da Il Post, che ha parlato con l’avvocato assunta dalla famiglia della ‘presunta’ vittima.

I fatti sono avvenuti lo scorso 23 agosto e vedono protagonista la 20enne Timesha Beauchamp, affetta dalla nascita da paralisi cerebrale. Domenica mattina la madre, che vive con la figlia a Southfield, a nord-ovest di Detroit, aveva chiamato i soccorsi dopo che Timesha aveva perso conoscenza. Come comunicato in una nota dal dipartimento sanitario che ha inviato gli infermieri, questi per 30 minuti hanno tentato di rianimare la 20enne inutilmente: “alla luce delle condizioni della paziente, era stato determinato che in quel momento non dava segni di vita”, ha spiegato il dipartimento.

Proprio sulla base di quanto dichiarato dai soccorritori al telefono, un medico aveva poi dichiarato Beauchamp morta, col corpo trasportato ad una impresa di pompe funebri. Dopo un paio di ore un dipendente della società aveva aperto quindi la sacca mortuaria in cui Beauchamp scoprendo che la 20enne era ancora viva, respirando con gli occhi aperti.

Dalle pompe funebri è arrivata l’ovvia telefonata alla famiglia e ad un ospedale della zona, dove la 20enne è stata trasferita per accertamenti. Ora l’avvocato della famiglia sta aspettando le indagini interne per portare avanti eventuali azioni legali.