Dl Caivano, eliminata l’attenuante per la ‘lieve entità’ dalla legge sugli stupefacenti: “Sullo stesso piano Pablo Escobar e lo studente che vende una canna”

Il governo ha espresso parere favorevole ad un emendamento di Fratelli d’Italia al dl Caivano, che elimina l’attenuante per la “lieve entità” dalla legge sugli stupefacenti, ogni volta che avviene passaggio di denaro. Il parere è stato espresso durante la seduta delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato, con l’emendamento che aggiunge un comma a quello della legge sugli stupefacenti in cui si prevede una attenuante quando si è in presenza di una “lieve entità”. Fratelli d’Italia chiede che “non possono considerarsi di lieve entità i fatti con finalità di lucro”.

Le reazioni

A commentare la notizia è stato il senatore Marco Lisei, primo firmatario dell’emendamento, che all’Ansa ha spiegato che “l’emendamento mira a contrastare lo spaccio di strada, anche perché purtroppo oggi la giurisprudenza tende a considerare troppe cose di lieve entità”. “Se io ho tre piantine in balcone – ha sostenuto Lisei – e ne consumo io il prodotto è un conto, ma se invece io lo vendo, è chiaramente un altro caso”.

Il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli, ha invece una posizione opposta: “Così si mettono sullo stesso piano Pablo Escobar e lo studente che si rivende una canna al compagno. Salta il principio di proporzionalità, ed è palesemente incostituzionale. Oltretutto finiamo per riempire le carceri italiane di studenti un po’ incauti”.

Le commissioni stanno votando ora gli emendamenti al secondo articolo del decreto, mentre l’emendamento di Fdi è stato presentato all’articolo 4.