“Dov’è Mirko?”, mamma Paola si risveglia dal coma e chiede del figlio ucciso a coltellate dal compagno

Dov’è il mio Mirko?“. Chiede del figlio 19enne ucciso a coltellate nel tentativo di difenderla dalla furia omicida del suo compagno. Questa la domanda rivolta a familiari e medici da parte di Paola Piras, la 51enne risvegliata nelle scorse ore dal coma farmacologico a 40 giorni di distanza dalla brutale aggressione di Masih Shahid, il 29enne di origini pakistane che all’alba dello scorso 11 maggio tentò di uccidere a Tortolì, in Sardegna,  la compagna con ben 18 coltellate perché accecato dalla gelosia. Oggi la donna chiede dei figlio, Mirko Farci, ucciso mentre cercava di difenderla da quell’uomo, già denunciato per stalking, che si era arrampicato su una grondaia, riuscendo poi a entrare all’interno dell’appartamento.

La notizia è stata anticipata da ‘La Nuova Sardegna‘. Per il momento la donna non conosce ancora l’epilogo dell’aggressione perché i medici temono che la notizia possa aggravare le sue già delicate condizioni di salute. Con l’ausilio degli psicologi, è probabile che alla 50enne venga raccontata la terribile verità tra qualche giorno, quando le sue condizioni di salute saranno giudicate in miglioramento. “La signora Paola è uscita dal coma, ora è stata estubata e respira autonomamente ma non è fuori pericolo, la sua situazione è ancora critica” spiega all’Ansa Luigi Ferrai, direttore del presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei.

Paola avrebbe chiesto del figlio alla sorella Stefania, in una delle visite ricevute nelle scorse ore. “La donna ha al suo fianco anche alcuni psicologi – spiega Ferrai – dalla collaborazione tra l’equipe dei clinici e quella degli psicologi, si deciderà quando e come comunicarle l’epilogo della drammatica aggressione del suo ex compagno, costato la vita al figlio Mirko. Al momento i tempi non si possono prevedere, tutto dipende dall’evoluzione della situazione clinica della paziente”.

Il coma era stato indotto farmacologicamente dai medici rianimatori, per preservare il suo corpo martoriato dalla violenza dell’ex compagno che ha sferrato fendenti in quasi tutti i suoi organi vitali. Shahid era uscito di recente dal carcere, dopo l’arresto per stalking. Nel corso dell’interrogatorio si era giustificato dicendo di essere stato aggredito e di essersi difeso. Da quando era uscito non aveva mai smesso di girare intorno alla donna, era andato a vivere vicino a dove viveva Piras, che pure aveva qualche volta espresso timori per i comportamenti dell’uomo.