Elezioni regionali, in Calabria si vota l’11 aprile

Si terranno domenica 11 aprile 2021 le elezioni regionali in Calabria dopo la prematura scomparsa della presidente in carica Jole Santelli avvenuta lo scorso 15 ottobre 2020. L’annuncio è stato dato dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, parlando di una “decisione di buon senso e maturità”.

“D’intesa con il presidente della Corte di appello di Catanzaro – ha dichiarato Spirlì – e dopo aver sentito il presidente del Consiglio regionale, gli esponenti nazionali e locali delle varie forze politiche e gli assessori della Giunta regionale, assumo la decisione di rinviare al prossimo 11 aprile le consultazioni per l’elezione del presidente della Regione e dei consiglieri regionali della Calabria. Il relativo decreto di indizione delle elezioni è in fase di elaborazione”.

“L’emergenza sanitaria che interesserà la Regione nelle settimane e nei mesi a venire mi induce ad assumermi una responsabilità ulteriore per salvaguardare la salute e l’incolumità dei calabresi. Ritengo – conclude il presidente Spirlì – che in momenti drammatici come questo non ci siano vincoli di sorta che possano o debbano impedire di poter decidere secondo buon senso e maturità”.

LA POLEMICA – “Il signor Antonino Spirlì (detto Nino) con una comunicazione estemporanea, tipica del singolare personaggio ritrovatosi solo grazie alla designazione del suo amico Matteo Salvini a reggere le sorti della Calabria dopo la prematura scomparsa della presidente in carica Jole Santelli, ha deciso di modificare la data delle Regionali, che dunque non si dovrebbero più celebrare il prossimo 14 febbraio come inizialmente stabilito. Un modo per riaprire il teatrino dei dissensi, dei consensi e dei silenzi”.

Così in una nota di Tesoro Calabria, il movimento civico guidato dal candidato alle prossime elezioni regionali, Carlo Tansi. “I consiglieri regionali, di destra e di sinistra, sembrano infatti insistere per mantenere la vecchia data, ma poi neanche più di tanto – prosegue la nota -, perché altri tre o quattro mesi di stipendio, a oltre 12mila euro al mese, fanno comodo e si possono meglio organizzare le ‘consolidate truppe cammellate dei soliti clienti.

“L’assordante silenzio sulla delicata e fondamentale questione delle segreterie nazionali dei soggetti politici di centrodestra e centrosinistra conferma, per entrambe le coalizioni, le forti divergenze interne nella scelta di aspiranti governatori che vadano bene a tutte le componenti”, prosegue ancora la nota. “È il motivo per cui lo spostamento risulta, tanto per le destre quanto per la sinistra, una comoda soluzione. Il buon Nino, dunque, eseguirà gli ordini che gli sono stati impartiti, ma stia certo: qualunque sarà la data del voto, Tesoro Calabria parteciperà alle elezioni sempre più determinato e forte di un consenso crescente e decisivo per vincere e soprattutto imporre il vero cambiamento”, ha concluso Tansi.