Elly Schlein stuzzica l’appetito dei followers con la pastasciutta antifascista

L’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela scappare: ingolosiva non poco e in teoria era perfetta per stuzzicare l’appetito dei follower, anche a tardissima sera. Piatto ricco mi ci ficco, avrà di certo pensato la segretaria dem, che di rientro dalla festa dell’Unità di Quinzano (frazione del Comune di Verona) pubblica alle 23.45 su Facebook e Instagram la photo opportunity in compagnia di Giovanni Manildo, sindaco di Treviso fino al 2018 e da qualche settimana candidato ufficiale alla presidenza del Veneto delle forze del campo largo, cioè del centrosinistra con l’aggiunta pentastellata.

Et voilà, eccola abbracciata e sorridente, Elly con in mano la ciotolina in plastica biodegradabile e la sua pastasciutta antifascista del 25 luglio. L’occasione per lo scatto a favore di hype la fornisce ovviamente l’evento che, come da tradizione, ricorda l’iniziativa di Alcide Cervi che il 25 luglio del 1943 offrì un piatto di pasta a tutti gli amici, ai parenti e agli abitanti di Campegine, località della bassa reggiana dove abitava con la sua famiglia, per festeggiare l’arresto di Benito Mussolini.

Adesso, sia chiaro, non c’è alcuno sbaglio nel pubblicare sui social una qualche photo opportunity. Anzi, senza esagerare fanno anche bene alla salute dell’account, e va detto che Elly è una che ne fa uso molto parco perché di solito si tiene a debita distanza dalle onde travolgenti di trend topic. Ma questa volta ha pensato che era meglio pubblicare: postare era quasi un imperativo, considerato il tema, solo che molto spesso l’obbligo di un post si rivela sempre una trappola. Tuttavia, la mia personale titubanza è stata la medesima che hanno espresso pure i follower di Elly, che hanno considerato il post non solo e non tanto un ricordo genuino e spontaneo del gesto della Cervi, quanto – al contrario – un appiglio per polarizzare militanti e follower sull’antifascismo militante della segretaria. Per dare nuova sostanza alla narrazione per cui l’Italia e gli italiani, dopo più di ottant’anni, devono unirsi per combattere sempre e solo lo stesso nemico: il fascismo, che oggi – secondo l’accusa – ha le sembianze meloniane.

Così, la pastasciutta antifascista ha calamitato l’attenzione dei follower con 16.331 interazioni, diventando il contenuto più virale tra i post pubblicati nell’ultima settimana che riguardavano argomenti e momenti decisamente più seri. Ma ha finito anche per portare alla segretaria un pentolone colmo di commenti negativi, e non soltanto perché – a guardare la foto – il piatto di Manildo era vuoto, mentre in quello di Schlein le penne rigate erano rimaste tutte lì. In bella mostra per la photo-op.