La vergogna
Fatighenti, PLD: “Farmaci israeliani gettati nella spazzatura, gesto di fanatismo. L’Azienda sanitaria di Arezzo prenda provvedimenti”
“Odio travestito da coscienza civile”. Dura la condanna da parte del Partito Liberaldemocratico, alla notizia dei farmaci TEVA gettati come fossero spazzatura in una struttura in provincia di Arezzo.
“Alla Casa della Salute di Pratovecchio Stia due dipendenti pubbliche si sono riprese mentre gettano nel cestino farmaci TEVA.
Lo hanno fatto in divisa, in orario di lavoro, dentro una struttura sanitaria pubblica. I farmaci li paghiamo noi, con le tasse di tutti. Sono beni primari, strumenti di cura. E sono stati trattati come spazzatura per fare propaganda. Non è libertà di espressione. Non è dissenso terapeutico. È fanatismo. È odio travestito da coscienza civile”. Così, in una nota, Pamela Fatighenti, componente della Segreteria Nazionale del Partito Liberaldemocratico, a margine di quanto avvenuto all’interno della Casa della Salute di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo.
“E mentre accade questo – sottolinea Fatighenti – c’è chi rilancia campagne come “TEVA? NO GRAZIE!” che invitano a boicottare i farmaci di un’azienda leader nei generici. Un attacco diretto al diritto alla salute e alle tasche del popolo italiano. Il risultato? Pazienti più fragili messi a rischio, cure screditate, odio seminato dentro le corsie”.
“Il Partito Liberaldemocratico condanna con forza questi comportamenti e auspica che l’Azienda Sanitaria intervenga con i provvedimenti opportuni: chi tradisce la missione del camice non è degno di indossarlo. La salute non si boicotta. La cura non si getta nel cestino. I pazienti non siano ostaggi della propaganda”, conclude Fatighenti.
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