Gli account social di Federica Zanella sono un inno alla gaiezza, alla serenità e alla spensieratezza. Mai uno sguardo corrucciato, un’espressione preoccupata, una postura anaffettiva che possa far scappare via i follower. Anzi, il racconto del mandato istituzionale è un tripudio di selfie, di abbracci e di sorrisi che accompagnano i suoi viaggi, su e giù per l’Italia e per il mondo. Da Facebook a Instagram è un piacere poter scrollare l’album di immagini postate da Federica, che potrebbe candidarsi a diventare l’allieva prediletta di Umberto Pizzi, tant’è strapieno il suo feed social di feste private, di eventi mondani, di scorci suggestivi e di pose che ricordano più quella di una miss – absit iniuria verbis – piuttosto che quello di una parlamentare.
Uno degli ultimi post pubblicati, sabato 12 luglio, per il quale lo confesso senza alcun imbarazzo provo una discreta invidia che mi rode e corrode perché lei può e io non posso e forse non potrò mai, è una foto della nostra deputata leghista mentre sorridente si gode una “corsetta a Hyde Park – Kensington Gardens …Piacere Puro!”. Adesso, nulla vieta che anche i parlamentari possano prendersi i loro momenti di riposo e di svago, che possano allenare il corpo perché come ci ha insegnato Giovenale mens sana in corpore sano – qui però chiedo scusa al lettore per aver inserito una seconda citazione latina nello stesso articolo – solo che Federica Zanella ha un tantino esagerato con la selfietudine fuori contesto. A dispetto di tanti altri colleghi e colleghe che trasferiscono il loro impegno istituzionale nei post social, la deputata lombarda ha quasi del tutto rimosso dalla narrazione social il contesto e i momenti istituzionali. Forse, perché più noiosi, meno coinvolgenti e tendenzialmente like-respingenti, però Federica Zanella, per completare il trittico delle citazioni da corsivista mancato – dovrebbe sapere che come sempre in media stat virtus. Meno selfie e più commissioni.
