Figliuolo indagato, contro il generale la ‘gogna’ del Fatto Quotidiano: ma è un atto dovuto che va verso l’archiviazione

Francesco Paolo Figliuolo indagato. Il generale dell’Esercito, scelto dal presidente del Consiglio Mario Draghi come ‘erede’ di Domenico Arcuri come numero uno della struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid-19 il capo di Stato maggiore della Difesa indagato con l’accusa di corruzione per una storia di abiti sartoriali utilizzati come ‘tangenti’ in cambio di appalti.

A scriverlo, anzi gridarlo in prima pagina, è l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, il giornale di Marco Travaglio, che dedica poi l’intera pagina cinque alla vicenda.

Un grande scoop? Insomma. Basta leggere proprio l’articolo del Fatto, a firma di Vincenzo Bisbiglia e Valeria Pacelli, e scorrere alcune righe per arrivare al punto chiave della questione: l’iscrizione nel registro degli indagati di Figliuolo, scrive lo stesso giornale di Travaglio, “è un atto dovuto, a sua tutela”.

Ma non è finita qui. Nonostante il titolone di prima pagina sull’indagine a carico di Figliuolo, sempre nell’articolo i due giornalisti scrivono che “nelle prossime settimane la Procura di Roma depositerà una richiesta di archiviazione”, anche perché il commissario all’emergenza Covid “non è mai finito direttamente nelle intercettazioni”, ma “sarebbero altri a far riferimento a lui nell’ambito di circostanze che riguardano però un periodo precedente alla sua nomina” da parte di Draghi.

Sull’operazione mediatica messa in piedi dal Fatto Quotidiano va registrata anche la presa di posizione di Enrico Costa, deputato di Azione, da sempre attivissimo sul fronte della tutela della presunzione di innocenza: “Il Fatto titola sul Generale Figliuolo indagato – scrive Costa su Twitter -. Poi, nel pezzo, spiega che è “atto dovuto, a sua tutela” e sarà richiesta l’archiviazione. Figliuolo sta facendo un lavoro enorme e il Paese, anziché ringraziarlo, consente lo si infanghi a mezzo stampa, “a sua tutela””.