A bordo membri del comitato direttivo tra cui Greta Thunberg
Flotilla “attaccata da drone” in Tunisia: la denuncia-video, la replica (“colpa mozzicone sigaretta”) e le accuse sempre contro Israele
L’imbarcazione principale della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza, “è stata colpita da quello che si sospetta essere un drone”. A denunciarlo gli stessi attivisti sui loro canali social, pubblicando anche un video dell’attacco che sarebbe avvenuto questa notte in acque tunisine. Non risultano persone ferite ma ci sarebbero danni all’imbarcazione, la ‘Family Boat’, che “trasportava i membri del comitato direttivo della Gsf”, tra cui Greta Thunberg, Yasemin Acar e Thiago Avila. “L’imbarcazione batte bandiera portoghese e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro. È in corso un’indagine e non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, queste saranno rese note immediatamente” si legge in una nota della Global Sumud Flotilla. Probabilmente l’imbarcazione è stata colpita da un razzo di segnalazione.
“Gli atti di aggressione volti a intimidirci e a ostacolare la nostra missione non ci scoraggeranno. La nostra missione pacifica volta a rompere l’assedio su Gaza e a manifestare solidarietà alla sua popolazione prosegue con determinazione e risolutezza”, aggiungono gli attivisti nel comunicato. Secca la replica del governo tunisino attraverso la Guardia Nazionale: “Non sono state riscontrate prove di atti ostili o di attacchi esterni” alla Global Sum Flotilla. Le autorità tunisine affermano che le notizie relative a un attacco con droni all’imbarcazione ‘Family Boat’ diretta a Gaza sono “del tutto infondate” e che alle indagini preliminari è emerso che l’incendio a bordo della nave è divampato in uno dei giubbotti di salvataggio “a causa di un accendino o di un mozzicone di sigaretta”.
La controreplica arriva a stretto giro. Secondo la Global Sumud Flotilla più filmati “confermano l’attacco del drone” alla Family Boat. L’organizzazione ha pubblicato sul proprio canale Telegram i video delle telecamere a circuito chiuso dell’imbarcazione della missione internazionale diretta a Gaza con aiuti umanitari, che ieri ha raggiunto le acque della Tunisia. Anche “le riprese effettuate da un’altra imbarcazione della nostra flottiglia mostrano il momento esatto in cui la Family Boat è stata colpita dall’alto”, affermano gli attivisti pubblicando altre immagini. “Sebbene tutti i partecipanti siano al sicuro, i dettagli sull’attacco rimangono limitati”, aggiunge la Flotilla che ha convocato per oggi una conferenza stampa dalla Tunisia.
Footage from another boat of our Flotilla shows the exact moment the Family Boat was struck from above. pic.twitter.com/qVpUyg56uP
— Global Sumud Flotilla (@GlobalSumudFlot) September 9, 2025
Per Fratoianni, leader di Avs, il colpevole è sempre Israele, anche se non ci sono prove a riguardo: “Poche ore fa Israele ha attaccato una delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. La nave era in acque territoriali tunisine, ma questo evidentemente non ha fermato il governo di Netanyahu , che ancora una volta fa carta straccia del diritto internazionale e bombarda una nave che trasporta aiuta alimentari. Ci aspettiamo parole chiare dal governo italiano e dai governi europei. Subito”.
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